Il Cras di Bernezzo lancia un appello a tutti gli amanti degli animali

Il Cras di Bernezzo ha diffuso una nota che vogliamo estendere ai nostri lettori. «Tra poco – scrivono i responsabili del centro recupero – inizieranno a nascere i piccoli di Capriolo. Non sono abbandonati dalla mamma: semplicemente non hanno ancora le forze per seguirla e vengono lasciati in prati o zone tranquille. Attenzione: non toccateli per nessun motivo. Come ripetiamo tutti gli anni, in caso di contatti con gli umani, la mamma avverte il pericolo e li abbandona. Se li toccate, il piccolo morirà»,

L’avviso è più che autorevole: il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo nacque sulle radici di un piccolo zoo, aperto a spese del responsabile Remigio Luciano su territorio di proprietà per accogliere alcuni animali già ospiti allo zoo di Cuneo, dopo la chiusura avvenuta nel dicembre del 1984. Nell’estate del 1985 la struttura venne aperta al pubblico come zoo per affrontare le spese necessarie al mantenimento di linci, pantere, leopardi, scimmie che non trovavano una sistemazione idonea in altre realtà. Lo scopo era di prendersi cura di questi animali fino al loro decesso.

Nel 2001 la struttura diventò ufficialmente Cras, ossia centro di recupero legato alla Sezione di Cuneo della L.I.DA., Lega Italiana dei Diritti dell’Animale. Ad oggi il Centro conta una quarantina di volontari.

Quindi il consiglio è di non toccare gli animali anche se può sembrare crudele, ma contattare  il centro recupero più vicino per chiedere consiglio. E il suggerimento vale non solo per i caprioli, ma anche per cervi, camosci e stambecchi.

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