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In tanti a Rifreddo alla cerimonia del 25 aprile posticipata

29 aprile 2024 | 16:14
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In tanti a Rifreddo alla cerimonia del 25 aprile posticipata

Il sindaco Cesare Cavallo: “Un dovere morale ricordare l’importanza della libertà e della pace”

A Rifreddo, come da tradizione rifreddese si è svolta la domenica più prossima al 25 aprile la cerimonia di rievocazione della Festa della liberazione. Le celebrazioni come da programma hanno avuto luogo tra piazza della Vittoria e la chiesa parrocchiale.

La giornata ha avuto inizio verso le 10.45, con le autorità e i labari delle varie associazioni cittadine che si sono riunite in piazza per recarsi poi verso la chiesa. Giunti nella parrocchiale il parroco don Angelo Vincenti ha proposto una cerimonia particolarmente bella ricordando anche il sacrificio dei caduti. Alla conclusione della messa visto il meteo particolarmente inclemente non ci si è trasferiti processione ma la cerimonia ha avuto luogo sul sagrato della parrocchiale. Un momento che ha visto dapprima il parroco recitare una preghiera in onore dei caduti e poi i ragazzi della locale scuola primaria leggere alcune riflessioni sul tema della ricorrenza.

Successivamente ha preso la parola il sindaco Cesare Cavallo per il discorso ufficiale. In particolare il primo cittadino si è soffermato sull’importanza della libertà e della pace contestualizzandole nell’attuale periodo e rapportandole alla guerra in corso tra Ucraina e Russia e le violenze in territorio israelo-palestinese e mettendo in relazione i due concetti. Finita l’orazione si è dato lettura dei nomi dei rifreddesi caduti nelle due guerre mondiali. Un momento sempre molto emozionante e rievocativo della brutalità dei conflitti. A fine cerimonia amministratori e cittadini si sono ritrovati sotto il porticato della chiesa per rifocillarsi e scambiare due chiacchiere in libertà.