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Il cuneese d’adozione Luca Locarno presenta il suo romanzo “Il dono più prezioso”

25 aprile 2024 | 09:50
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Il cuneese d’adozione Luca Locarno presenta il suo romanzo “Il dono più prezioso”
Il cuneese d’adozione Luca Locarno presenta il suo romanzo “Il dono più prezioso”
Il cuneese d’adozione Luca Locarno presenta il suo romanzo “Il dono più prezioso”
Il cuneese d’adozione Luca Locarno presenta il suo romanzo “Il dono più prezioso”

Genovese, vive a Busca dal 2016, sarà presente al Salone del Libro di Torino

Luca Locarno, genovese classe 1988, si trasferisce in Granda per amore nel 2016. Recentemente ha pubblicato il “Il dono più prezioso”, suo primo romanzo di formazione.

Lo abbiamo incontrato per conoscerlo meglio.

Parlaci di te, chi è Luca?Sono nato e cresciuto a Genova il 2 febbraio del 1988, ho studiato all’Itis I. Calvino e mi sono diplomato perito Informatico, nel 2007. Nel 2014 ho conosciuto mia moglie Lina, e per amore nel 2016 mi sono trasferito a Busca, mi sono sposato nel 2017 e nel 2018 é nata mia figlia. Ho lavorato sempre nell’informatica fino a novembre 2019, per tutta una serie di eventi, ho scoperto il mondo della fabbrica e ho iniziato a lavorare come operaio per una nota azienda storica del cuneese.

Quando e come ti sei avvicinato al mondo della scrittura?Mi sono avvicinato alla scrittura verso i 16 – 17 anni partecipando ad un concorso letterario publicizzato anche nella mia scuola superiore, e spronato da una mia cara amica Jessica, abbiamo partecipato e vinto insieme il concorso letterario “Accordi in bianco e nero” e il mio breve racconto è stato scelto per essere inserito insieme ad altri autori nella raccolta “Rock in cerca d’autore” edito da Chinaski Edizioni. Prima di essere uno scrittore però fino dall’età di 14-15 anni leggevo già gialli e thriller, come Agatha Christie, 10 piccoli indiani, l’ho amato particolarmente.

Parlaci del tuo “Il dono più prezioso”. E’ il mio primo romanzo di formazione, dove ho voluto raccontare alcuni fatti realmente accaduti facendoli raccontare a Leonardo Locascio, il mio alter-ego della storia. É un romanzo molto personale, che dopo 3 anni dopo gli eventi passati nel 2019 ho scritto nero su bianco. É una storia che potrebbe essere la storia di ognuno di noi, dove il protagonista perde il lavoro, la speranza, la voglia di vivere, tutto, ma con l’aiuto della famiglia del loro amore, cerca di rialzarsi al meglio dopo questa caduta molto dolorosa del protagonista.

Cosa ti aspetti dal futuro, vedi altri libri? Attualmente vivo nel presente, nel mio, qui e ora personale. A breve parteciperò con “il dono più prezioso” al Salone Internazionale di Torino come autore self-publisher (autore senza casa editrice N.d.r) e per me che sono alle prime esperienze da scrittore sarà un’esperienza unica e molto formativa. In futuro non nascondo che sto già lavorando ad un secondo romanzo, sarà fiction e sarà un thriller. Scrivere thriller è diventato il mio obiettivo, grazie all’ispirazione ricevuta negli anni, leggendo quelli che sono per me i grandi autori italiani quali D. Carrisi, R. De Marco, A. Lanzetta (in rigoroso ordine alfabetico) e tanti altri, ma loro sono la mia top 3.

Cosa consiglieresti a chi vuole scrivere un libro?Consiglierei di scrivere di quello che conoscono e di quello che gli piace, senza aver paura che qualcuno possa giudicare male o non gradire il proprio scritto.

Oltre la tua famiglia, il loro amore e supporto, che cosa ti ha aiutato a superare i momenti difficili che vengono narrati nel “Il dono più prezioso”?Io ho sempre ritenuto la musica fondamentale nella mia vita, da quelle ascoltate da piccolo in macchina a quelle che ascolto adesso. Quindi la musica é sicuramente un’altro elemento imprescindibile della mia vita, che mi ha aiutato moltissimo in tutti i miei momenti bui della mia vita. Infatti ho voluto omaggiare alcuni degli artisti più significativi per me, all’interno del romanzo, dove il testo, incalza perfettamente il momento difficile vissuto da Leonardo.