Confindustria Trento plaude alla lettera di Mauro Gola: ‘Studiate da operai’
Del medesimo parere anche la dirigente di Enaip Trentino, Maria Cristina Bridi: «La lettera di Cuneo è stata un’iniziativa informativa lodevole e utile, un bel bagno di realtà: i numeri sono quelli, le figure professionali che mancano sono quelle; se avessi il triplo di manutentori industriali da offrire farei felici le aziende del territorio continuamente alla loro ricerca (industrie, caseifici, cantine sociali, cartiere…). C’è una forbice aperta – continua – tra necessità e offerta: il lavoro c’è, eccome, è la manodopera che manca. Forse servirebbero più scuole professionali nel territorio e maggior mobilità interregionale, oltre a un orientamento mirato e oggettivo per i ragazzi che stanno per terminare le scuole medie: a quell’età sono ancora piccoli, alcuni hanno bisogno di essere avviati, sulla base anche di prospettive future concrete, alle scuole professionali, nelle quali possono valorizzarsi e trovare soddisfazione, piuttosto che essere indirizzati a percorsi da cui usciranno sconfitti già al primo anno. Ricostruire una carriera scolastica poi è dura, perché subentrano demotivazione, disistima e rabbia. Per questo auspico che Confindustria Trento attui un’ iniziativa simile a quella cuneese».