“Si tratta – spiega l’assessore Ezio Donadio – di un’interessante forma di promozione turistica del territorio che mette in rete chiese e monumenti attraverso la realizzazione di un portale web contenente videoguide in tre lingue, italiano, inglese, francese, raggiungibile anche attraverso l’utilizzo di qr code. Tramite una semplice applicazione scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet turisti i visitatori potranno accedere al portale e usufruire della guida, in autonomia, direttamente nel luogo dove si trova il monumento”.
Le riprese degli interni e degli esterni, anche con drone, saranno effettuate nel prossimo maggio e si potrà entrare in rete all’inizio dell’estate. Il Museo Diffuso è nato da un’idea della Fondazione San Michele di Cuneo e dal Rotary Club di Cuneo, in collaborazione con i Rotary Club di Cuneo Alpi del Mare, Bra, Canale Roero, Mondovì, Barcellonette.
“Con questo moderno approccio – dice il sindaco, Marco Gallo – possiamo permettere a tutti di visitare virtualmente le cappelle dei Biazaci, attravero il qr code posizionato all’esterno degli edifici, che di solito devono rimanere chiuse e sono accessibili soltanto in occasione di eventi, oppure su prenotazione. In questo modo si portano a conoscenza dei visitatori le opportunità che incontrano lungo la strada, in attesa di programmare una visita successiva e inoltre, entrando nel portale del Museo Diffuso, si fa parte di un’ampia rete di monumenti collegati e perciò ci si può inserire in un circuito di visite”.