Fabrizio Biolè sul rinvio per la definizione del gestore unico del servizio idrico provinciale
“Ancora una volta la volontà dei cittadini rimane “sospesa”! A tre anni dalle assemblee plenarie che hanno visto i Sindaci della Granda esprimersi incontrovertibilmente per la gestione pubblica del servizio idrico integrato provinciale, arriva un nuovo rinvio per la scelta definitiva della gestione. Rinvio tecnico o rinvio politico, poco importa: buona parte del territorio è in regime di proroga delle gestioni, autorevoli amministratori, fino a pochi mesi fa piuttosto scettici sulla scelta pubblica totalmente in house, hanno sciolto pubblicamente le riserve, l’assembea ha visto una partecipazione altissima, eppure l’ufficio di presidenza ha preferito non chiedere una espressione formale alla Sala Blu gremita di amministratori e tutto è ulteriormente slittato al 28 marzo”. Commenta così, il sindaco di Gaiola Fabrizio Biolè, la decisione di rinviare al prossimo 28 marzo la definizione del gestore unico del servizio idrico provinciale.“E’ assurdo che il referendum – prosegue Biolè – in cui i cittadini si sono espressi per la gestione pubblica stia per compiere sette anni senza aver visto un’attuazione compiuta, ed è paradossale che una scelta costruita in mesi e mesi di lavoro venga condizionata anche dai recenti risultati elettorali. Almeno questa è la mia lettura… E in questo il Movimento 5 Stelle, da sempre per l’acqua pubblica, e che – è vero – non ha formalmente alcuna rappresentanza “di governo” nei 250 Comuni cuneesi, ma ha comunque un risultato che supera il 20% a livello provinciale, pare un po’ timido (per essere eufemistici) e totalemente disorganizzato (per essere realisti). E’ davvero ora, anche a livello locale, che si assuma la responsabilità di prendersi lo spazio politico congruo a percentuali di elettorato cosi importanti!”
“Spero davvero che tra venti giorni – conclude Biolè – come asserito dal collega Roberto Colombero in assemblea, i Sindaci possa attuare quello che è uno dei loro compiti: l’assunzione di responsabilità su scelte storiche e strutturali nei confronti dei diritti e dei bisogni della cittadinanza attuale e delle generazioni future…”