Il sindaco di La Morra scrive ai cittadini per dire “No alla spazzatura per strada!”

1 marzo 2018 | 16:54
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Il sindaco di La Morra scrive ai cittadini per dire “No alla spazzatura per strada!”
Il sindaco di La Morra scrive ai cittadini per dire “No alla spazzatura per strada!”
Il sindaco di La Morra scrive ai cittadini per dire “No alla spazzatura per strada!”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera attraverso la quale il sindaco di La Morra, Marialuisa Ascheri, scrive ai cittadini per dire “No alla spazzatura per strada!”.

Cari Lamorresi,

capita a tutti noi, quotidianamente, di imbatterci in rifiuti abbandonati sul ciglio della strada, in un fosso, per strada, o in pieno centro, in luoghi chiusi o aperti.

Non tutti noi cittadini, però, abbiamo le stesse modalità di reazione di fronte al rifiuto abbandonato: c’è chi non ci fa caso e tira dritto, c’è chi lo vede e si lamenta, ma poi non fa nulla “tanto sono gli altri che sporcano e poi io pago già le tasse”; c’è poi chi contribuisce a sporcare, sporcando sullo sporco…; e poi c’è, ma non è la maggioranza, chi per spiccato senso di civiltà pone rimedio alla maleducazione degli altri rimuovendo il rifiuto abbandonato.
C’è un errore macroscopico di fondo, che denota scarso buon senso: i luoghi pubblici, chiusi o aperti che siano, vengono percepiti come luoghi di nessuno, mentre sono luoghi di tutti.
Cartacce, bottiglie, lattine, mozziconi di sigaretta, elettrodomestici, vecchi pneumatici o qualsiasi tipo di rifiuto sono abbandonati nell’ambiente.
Ogni anno vengono buttati nell’ambiente centinaia di tonnellate di rifiuti non biodegradabili. Essi, a differenza di quelli biodegradabili, non sono attaccati da microrganismi capaci di degradarli, o comunque necessitano di tempi molto lunghi.

Vediamone alcuni esempi:

cartone di latte e simili: 1 anno
mozzicone di sigaretta: 5 anni
gomma da masticare: 5 anni
lattina di alluminio: da 100 a 500 anni
bottiglia, sacchetto, piatti e bicchieri di plastica, cartucce da caccia: da 100 a 1000 anni
Contenitore di polistirolo: 1000 anni
bottiglia di vetro: 4000 anni

Ciò significa che quando gettiamo per terra la carta delle caramelle, il mozzicone di sigaretta o qualsiasi altro materiale non biodegradabile, saranno i nostri figli, nipoti e pronipoti a raccoglierli.
Tutto ciò che oggi viene gettato e abbandonato con superficialità e maleducazione, rimarrà per moltissimi anni nell’ambiente contribuendo all’inquinamento del nostro già provato pianeta. Certo, si può pensare che tanto ci sono già le superpotenze che inquinano, e gli altri in genere, ma ciò non ci esime dalla nostra responsabilità individuale.
Già oggi subiamo gli effetti dei comportamenti di chi ci ha preceduto. Non esistono spiagge, sentieri, boschi e fiumi dove non ci siano ampie tracce di inciviltà. La civiltà si impara, il senso civico si impara. Attraverso la scuola, i bambini, istruiti nel modo giusto su raccolta differenziata e sostenibilità ambientale, sapranno educare quei genitori che hanno dimenticato o forse non hanno mai appreso il rispetto di ciò che è della comunità.
Anche a La Morra c’è ancora molto da fare in tal senso. A cominciare dai bidoni porta spazzatura che non vanno lasciati a bordo strada, ma ritirati ogni volta. Sacchetti e cordini di plastica che non vanno ammucchiati e depositati nelle vigne e meno che mai bruciati. Così pure le bottiglie e altri oggetti di plastica che, in vigna, finiscono coll’essere triturati nel terreno.
Gli automobilisti continuano a gettare fuori dall’auto pacchetti di sigarette, lattine, bottiglie di plastica o vetro, succhi, carta, contenitori di plastica, borse di immondizia, ecc. Una maleducazione che turba chi ama queste colline e giustamente si indigna nel vederle sfregiate.
Che fare? Ognuno di noi è sentinella del proprio territorio e quindi bisogna partire dalla propria responsabilità e dal continuo controllo individuale. A ciascuno il suo pezzettino ogni giorno, nella propria casa, davanti, nella strada, nella vigna, al lavoro. Ricordare con garbo, a chi ci è vicino, di fare altrettanto. Doveroso anche informare e richiedere a chi lavora in vigna di non lasciare, e non gettare rifiuti in campagna, né lungo le strade. A livello di comunità ci sono i servizi preposti, ma hanno bisogno della collaborazione dei cittadini.

Ognuno di noi è custode e sentinella del proprio territorio.

Confido nel buon senso civico e nella collaborazione di tutti.

Un caro saluto,

Marialuisa Ascheri

Sindaco