La Dolce Valle 2018: un week-end di dolcezza ad Alba ed Asti

24 marzo 2018 | 14:43
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La Dolce Valle 2018: un week-end di dolcezza ad Alba ed Asti

È ufficiale, La Dolce Valle 2018 ha aperto le porte. Fino a domenica 25 marzo, la più dolce delle kermesse primaverili è pronta ad accogliere il pubblico in un carosello di colori, incontri, laboratori, profumi e attività che trasformeranno il territorio di Alba e Asti nella «valle della dolcezza piemontese», svelando tutto il buono dei prodotti a marchio Docg e Igp che hanno fatto di questi luoghi una meta culto del turismo enogastronomico.

La Dolce Valle è stata ufficialmente inaugurata venerdì 23 marzo al teatro Sociale “G. Busca” di Alba, durante la conferenza di apertura che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Con lui, sul palco, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, i sindaci delle città di Alba e Asti, Maurizio Marello e Maurizio Rasero, il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari e i rappresentanti dell’Associazione Dolce Valle, sotto le cui insegne ha preso vita il progetto: Giorgio Bosticco, presidente dell’Associazione Dolce Valle, Romano Dogliotti, presidente del Consorzio dell’Asti Docg, Sergio Lasagna, presidente del Consorzio Tutela Nocciola Piemonte Igp e Lidia Agnello, presidente dell’Associazione Produttori Miele Piemonte. Assieme a loro sono intervenuti Mario Sacco, presidente della fondazione Cassa di risparmio di Asti e Francesca Sartore, vicepresidente dell’Associazione Commercianti Albesi. Ha moderato l’incontro il giornalista Sergio Miravalle in qualità di direttore creativo dell’evento.

«Credo che La Dolce Valle sia un’iniziativa eccellente che va in una direzione precisa», ha dichiarato Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte. «Ovvero quella di valorizzare il Piemonte mantenendo un asse qualitativo legato ad un messaggio chiaro e comprensibile: quello della dolcezza. La dolcezza che caratterizza i nostri paesaggi; la dolcezza della natura; la dolcezza che si trasforma in prodotti d’eccellenza e che, infine, migliora la qualità della vita».

«È stato un lavoro di squadra bellissimo, sotto il segno della collaborazione», ha continuato Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte. «La Dolce Valle ha raggiunto lo scopo di unire più realtà provenienti da settori diversi dell’economia del territorio, spegnendo gli individualismi di settore, usando la dolcezza come tema trasversale di un progetto condiviso che valorizza sul territorio i prodotti che ci fanno grandi nel mondo».

Un progetto, quello della Dolce Valle, che vede impegnati in prima linea i tre “dolci consorzi delle colline Unesco – Consorzio dell’Asti Docg, Consorzio Tutela Nocciola Piemonte Igp e Aspro Miele Piemonte – uniti, per l’occasione, nell’omonima Associazione che ha ricevuto l’entusiastico supporto di moltissimi enti pubblici e imprenditori privati, vera forza della Dolce Valle.

«Da anni il Consorzio dell’Asti Docg è impegnato nel rinsaldare il proprio rapporto con il territorio d’origine valorizzando, attraverso la dolcezza dell’Asti, del Moscato d’Asti, le eccellenze delle colline da cui nascono i vini dolci tra i più apprezzati al mondo», hanno spiegato Romano Dogliotti e Giorgio Bosticco, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio dell’Asti Docg. «Con La Dolce Valle riscopriamo un valore semplice, quello della dolcezza, che è alla base del lavoro e dalla professionalità di moltissimi artigiani e imprenditori del Piemonte. Ci auguriamo che La Dolce Valle diventi il primo grande evento dell’anno, sul territorio, a carattere turistico ed enogastronomico».

«Con 175 mila alveari e quasi 10 miliardi di api, Aspromiele possiede la più importante forza lavoro a servizio della dolcezza», ha ironizzato Lidia Agnello, presidente dell’Associazione Produttori Miele Piemonte. «Saremo una parte attiva della manifestazione con i nostri produttori, laboratori didattici e anche un Honey Bar».

«Nocciola, Miele ed Asti Docg sono una squadra vincente, che solo ed esclusivamente lungo i territori della Dolce Valle hanno raggiunto caratteristiche di eccellenza», ha aggiunto Sergio Lasagna, presidente del Consorzio Tutela Nocciola Piemonte Igp. «Sarà una grande festa dove scoprire la Nocciola Piemonte Igp nel suo abbinamento più naturale, ovvero quello con la dolcezza».

La Dolce Valle ha un valore simbolico e strategico. Per la prima volta, le città di Alba e Asti sono fianco a fianco in una manifestazione di valorizzazione del proprio territorio, rinunciando ai campanilismi e alla competizione che, storicamente, hanno sempre contraddistinto i due campanili.

«La Dolce Valle non è una partita tra due città, ma l’inizio di un gioco di squadra per la promozione di un territorio che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità», ha dichiarato Maurizio Marello, sindaco di Alba.

A cui ha fatto eco Maurizio Rasero, sindaco di Asti: «Sono certo che La Dolce Valle sarà l’inizio di una collaborazione inedita e sorprendente. Siamo qui a dire che ci crediamo e che il percorso di incontro è appena iniziato, ma già si intravedono importanti opportunità all’orizzonte».

I saluti finali sono stati portati da Mario Sacco, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Francesca Sartori, vicepresidente dell’Associazione Commercianti Albesi, intervenuti anche a nome delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo e di Torino e dell’Associazione Commercianti di Asti, che hanno contribuito in modo significativo alla realizzazione delle kermesse.

«Siamo di fronte ad un’impresa straordinaria, mettere insieme Alba e Asti creando un ponte fondato sulla dolcezza, che è il valore alla base dell’accoglienza», ha chiosato Sergio Miravalle, direttore creativo dell’evento. «Sarà la prima volta di un evento che non vuole essere competitivo, ma bilanciato, in cui le città si riconosceranno attraverso i prodotti tipici e autoctoni che le hanno rese celebri nel mondo».

La parola finale al direttore della Stampa, Maurizio Molinari. «Mi è stato chiesto di definire il termine dolcezza», ha concluso Molinari. «Per me dolcezza significa capacità di aggregazione. Significa creare alleanze che diventano strategiche e che prima erano totalmente impensate».