M5S Cuneo: ‘Più risorse alle forze dell’ordine e più controllo dell’immigrazione’
“Sull’immigrazione si è scritto tanto, forse troppo, e senza dubbio è una questione che non si risolverà in tempi rapidi con una bacchetta magica. Al contrario, la questione migratoria è un fenomeno destinato a durare anni, forse decenni, e servono quindi politiche a lungo respiro se si vuole realmente affrontare il problema. Nel nostro piccolo della realtà della provincia in cui viviamo si può trovare un esempio di quello che, secondo noi, andrebbe fatto per migliorare l’efficienza del sistema di regolamentazione dell’immigrazione” dichiara attraverso una nota il Movimento 5 Stelle di Cuneo.
“La provincia di Cuneo – prosegue la nota – è la ventinovesima provincia italiana su centodieci per popolazione, è la seconda per numero di comuni (250) ed è la quarta per superficie (estensione di quasi 7.000 km quadrati). Non si può dire che sia piccola e la presenza di una miriade di piccoli comuni rende il tutto più complesso. Gli uffici immigrazione delle questure di tutta Italia non si occupano solo ed esclusivamente delle questioni inerenti alle richieste di asilo degli aspiranti rifugiati. Basti pensare ai permessi di lavoro, di soggiorno, ai rinnovi dei medesimi, alla richieste di lavoro da parte delle aziende che assumono persone extra comunitarie, ai passaporti e altro ancora . In tutta la provincia, una delle province più estese d’Italia, ci sono solo due uffici immigrazione, uno a Cuneo e l’altro a Bra. Come fanno quindi due uffici a sbrigare pratiche per 250 comuni? Come fa un cittadino, un’impresa, o un comune ad avere solo due sportelli in tutta la provincia nel caso abbia a che fare con questioni sull’immigrazione?”
“Il decreto Minniti Orlando – conclude la nota – ha istituito nei tribunali sezioni specializzate nel trattare i ricorsi nel caso dei richiedenti asilo. Di per sè sarebbe un concetto sensato se l’obiettivo fosse sveltire i tempi di attesa sia per i richiedenti che per lo Stato ma…..quante sezioni ci sono nel territorio compreso tra Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta? Una sola, a Torino. Immaginate una sola procura a lavorare per centinaia di comuni distanti centinaia di chilometri tra loro… Le forze dell’ordine e la magistratura devono essere messi in condizione di lavorare al meglio, il loro lavoro è fondamentale ed auspichiamo che si possano ampliare le dotazioni in organico a questi due settori nell’ambito di chi si debba occupare delle pratiche sui flussi migratori. Se davvero l’Europa non è pronta a rivedere i trattati di Dublino che dia più fondi al nostro paese per la gestione dei flussi migratori. Visto che alla Turchia vengono concessi miliardi per questa pratica è ora che anche all’Italia arrivino fondi adeguati, almeno fino a quando non si rivedrà il trattato di Dublino”.