
Fin dai primi giri del sabato, l’unica ragazza in griglia capisce che la potenza della sua moto non è all’altezza dei suoi avversari ed, infatti, nelle qualifiche di domenica mattina ottiene solamente la 23ª posizione su 27 partenti; in gara1, la borgarina parte benissimo e con un’ottima manovra, alla prima curva supera già ben sette piloti, ma nell’arco di tre tornate è costretta a cedere il passo agli avversari.
Taglia il traguardo in 22ª posizione e tutto questo lo deve al suo motore, davvero poco prestante sul lungo rettilineo del circuito; gara2 non vede un’inversione repentina dell’andamento ma anzi arriva un ulteriore peggioramento, con il propulsore che l’abbandona definitivamente, costringendo la giovane Barale a tagliare il traguardo quasi ad andatura ciclistica e lontanissima dalle posizioni che contano.
“ Spiace molto per questa mancanza di potenza, anche perché analizzando i dati dalla telemetria si deduce che nella parte guidata della pista, Arianna era al pari con i migliori dieci, ma quando imboccava i due principali rettilinei, non poteva nulla contro le potenze ben più elevate dei suoi avversari.”, ci dice un rammaricato papà Alberto.