Il Movimento 5 Stelle cuneese ricorda Martin Luther King

5 aprile 2018 | 07:29
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Il Movimento 5 Stelle cuneese ricorda Martin Luther King

“E’ difficile – prosegue la nota – scrivere su una figura di questa statura e moralità, un uomo il cui insegnamento è senza tempo perché i suoi valori sono universali, senza confini. Lui sognava un mondo senza barriere, si batteva per diritti elementari che ogni individuo dovrebbe avere sin dal concepimento. Come recitava la dichiarazione di indipendenza americana del 1776,” All Men Are Created Equal”, tutti gli uomini sono stati creati uguali, ed è da questo concetto che si deve partire per ricordare la figura di Martin Luther King. Credeva per davvero in quelle sacrosante parole e cercò per tutta la sua vita di insegnare questo concetto, non solo a chi credeva ancora alla teoria delle “razze umane” o alla superiorità dei bianchi sui neri ma anche e soprattutto ai suoi allievi, ai quali ha sempre predicato la superiorità della forza morale rispetto alla violenza, anche quando quest’ultima sembrava inevitabile come forma di “autodifesa”. Come mai Martin Luther King era così forte interiormente al punto da non riuscire nemmeno a provare l’odio, quello vero, verso chi invece ne voleva addirittura la sua morte? Probabilmente sono due cose che lo hanno fatto andare avanti in quelle battaglie per i diritti civili, senza le quali forse non avrebbe potuto battersi come fece: l’orgoglio e la gioia. L’orgoglio di essere un essere umano, non superiore né inferiore a nessuno, semplicemente con gli stessi diritti degli altri, senza pretendere trattamenti privilegiati ma solo di essere considerato un essere umano con dignità. Il dottor King era estremamente orgoglioso in questo senso, ma il suo orgoglio di sentirsi un essere umano non l’hai mai portato alla superbia, cosa che a volte può accadere quando si è troppo fieri di qualcosa”.

“Al contrario – conclude la nota – Martin Luther King era sempre in prima fila per aiutare il prossimo, non ha mai chiesto nulla per se stesso se non dei diritti che ogni persona dovrebbe avere sin dalla nascita e che invece non erano da dare per scontati in diverse realtà negli Stati Uniti degli anni Sessanta. La gioia di Martin Luther King era invece quella di un uomo che credeva per davvero alla bontà dell’essere umano, al suo lato migliore, e cercava in ogni modo di battersi affinchè questa parte dell’uomo prevalesse su quella meno sana, dell’odio e della violenza. Il dottor King faceva le sue battaglie anche con gioia, spesso persino col sorriso sulle labbra, perché capiva, da grande uomo qual’era, che un sorriso può essere un’arma più potente di tanti fucili. Quando chi lo odiava vedeva non solo che Martin Luther King non reagiva con la violenza alla violenza ma al contrario predicava un mondo in cui bimbi bianchi e neri potessero vivere assieme, si trovava come disarmato, senza argomentazioni plausibili. Quel giorno , quando il dottor King fu assassinato, è come se la parte più buona e gentile del nostro animo si fosse spenta, ma solo per un attimo, perché i suoi insegnamenti non hanno età, rimarranno sempre attuali e sarà un dovere, per qualunque comunità, portarli avanti!

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