Il Tavolo delle Autonomie ha incontrato i Parlamentari del territorio cuneese

L’incontro segue l’impegno preso prima delle elezioni ad un confronto sui temi esposti dall’Associazione – che riunisce 73 comuni e 13 tra imprese, associazioni di categoria ed esponenti rappresentativi della società civile – nel documento fatto pervenire a tutti i candidati della provincia di Cuneo.
Erano presenti l’on. Monica Ciaburro e l’on. Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), l’on. Fabiana Dadone (Movimento 5 Stelle), l’on. Chiara Gribaudo (Partito Democratico), il sen. Marco Perosino (Forza Italia), il sen. Mino Taricco (Partito Democratico). Ha partecipato con un proprio contributo anche l’on. Paolo Nicolò Romano, pentastellato eletto ad Asti.
Per il Tavolo delle Autonomie, hanno introdotto i lavori il coordinatore Giuliano Viglione (presidente dell’Associazione Commercianti Albesi), il legale rappresentante Maurizio Marello (sindaco di Alba comune capofila) e Massimo Borrelli (vice sindaco di Bra comune capofila). Ha moderato il giornalista del quotidiano La Stampa, Roberto Fiori.
Nell’Assemblea erano rappresentati: decine di comuni attraverso sindaci o loro delegati: Associazione Commercianti Albesi, Ascom Bra, Confindustria, Confartigianato, Confagricoltura, nonché Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, avvocati e funzionari dell’ex tribunale di Alba, singoli imprenditori, oltre a giornalisti e altri amministratori locali.
Va registrato come sui temi di interesse generale, ma anche su emergenze territoriali come il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, i neo eletti si siano impegnati di fronte all’Assemblea a collaborare per conseguire risultati utili per il territorio che ha dato loro la delega della rappresentanza, indipendentemente da quale governo si formerà.
Di seguito, i passaggi salienti degli interventi dei parlamentari presenti.
Monica Ciaburro si è concentrata in particolare sui problemi dei piccoli comuni, nei confronti dei quali esiste una questione di equità di base, perché i residenti vivono enormi difficoltà nella vita quotidiana rispetto al resto della cittadinanza. La mancanza di servizi essenziali quali la rete internet, le difficoltà della telefonia o della televisione rendono meno interessanti aree che in realtà hanno molte potenzialità. Vanno riformati fisco e burocrazia per rendere i piccoli centri appetibili anche dalle attività economiche. Per approfondire questi argomenti è stato creato l’intergruppo parlamentare “Terre Alte”
Guido Crosetto ha sottolineato come insieme ai colleghi si debba fare squadra per poter spendere i fondi che egli stesso fece inserire in Finanziaria nel 2006, circa 25 milioni di euro per opere infrastrutturali (terzo ponte di Alba, sp7 ed altre), per la maggior parte inutilizzati. Devono essere impiegati entro il 2021 o si perderanno. La casa circondariale va riportata allo status ante chiusura. Più difficile il ripristino della ferrovia Alba-Asti, ma bisogna tentare. Quanto al collegamento con l’ospedale, si vigilerà sui soldi che non sono stati spesi e sul perché.
Fabiana Dadone si è soffermata in particolare sui fondi ancora esigui destinati ai piccoli comuni dalla Legge ad essi dedicata e di come le realtà sotto i 5.000 abitanti costituiscano la maggioranza in Italia, meritando quindi maggiore considerazione economica. La riforma delle province è stata contestata dal M5S già in previsione dei problemi che avrebbe generato ed ora bisogna affrontare trasversalmente queste problematiche. Per quanto riguarda l’ospedale unico, esiste un esposto del Movimento per un controllo generale dei fondi spesi nella realizzazione dell’opera. Sul tribunale di Alba: i presìdi di giustizia non andavano chiusi e oggi vanno ripristinati. Il carcere di Alba va riaperto in tutta la sua funzionalità.
Per Chiara Gribaudo il lavoro di squadra negli anni scorsi è già stato utile all’interesse collettivo del territorio e deve esserlo ancora di più oggi. Rimarca l’importanza dei trafori (ad es. il Tenda bis) non solo per Cuneo ma per tutta la provincia. Chiede in particolare il supporto di Crosetto, che partecipa la Commissione speciale sul DEF (Documento di economia e finanza) per convogliare tutte le istanze del territorio verso il reperimento di risorse, che andranno bene impiegate per non essere disperse, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti per i piccoli comuni e gli interventi per colmare il divario digitale.
Secondo Marco Perosino serve l’aiuto di tutti per apportare alcune piccole ma significative modifiche alla legge Delrio, affinché alle province vengano riassegnate le sostanze necessarie per svolgere le loro funzioni. In particolare, occorre mantenere sul territorio provinciale i fondi derivanti dal mercato dell’auto. Attualmente dallo Stato ritornano circa 5 milioni di euro su 17.
Molta parte del suo intervento è stata dedicata all’Asti-Cuneo – sulla quale in questa fase delicata non può calare l’attenzione – e alle fondamentali opere complementari (sulla cui realizzazione da parte della concessionaria è pessimista).
Paolo Romano: sta seguendo in particolare l’iter per la riapertura della tratta ferroviaria Alba-Asti, per la quale è necessario il ripristino della galleria Ghersi (probabili tre anni per ottenerlo). Altro tema attuale, il superamento del divario digitale nei comuni a basso valore di business, che può avvenire con le nuove tecnologie e finanziamenti pubblici, portando la fibra al domicilio dell’utente laddove non interessa al gestore.
Mino Taricco ha annunciato – tra gli altri temi toccati – che la comunicazione ufficiale dell’Unione Europea sul prolungamento delle concessioni autostradali è attesa per le prossime settimane dopodiché potrà essere avviata la procedura che consentirà al Ministero di rimettere l’opera in carreggiata e concluderla. Il carcere di Alba – riferisce quanto affermato dal Ministero competente – dovrebbe rispettare i tempi di ristrutturazione per tornare pienamente operativo entro il 2019. La legge sui piccoli comuni è già realtà, e cioè è fondamentale perché da oggi in poi si potrà lavorare per incrementare la dotazione di fondi.
Tra i problemi emersi dagli interventi in sala, la necessità di tutelare il Tartufo Bianco d’Alba, su cui è stato proposto di creare un tavolo di confronto ad hoc, mentre il sindaco di Alba Maurizio Marello ha così sviscerato il problema delle risorse: «Chiedo a voi parlamentari di occuparvi del tema degli spazi finanziari dando ai comuni la possibilità di spendere l’avanzo di amministrazione, ovvero i propri soldi disponibili in cassa. Questo porterebbe allo sblocco di molti investimenti e potrebbe anche sciogliere la vicenda sui “fondi Crosetto” ancora non spesi perché la provincia non ha potuto cofinanziare le opere. Per quanto riguarda il Comune di Alba, il cofinanziamento più significativo è quello relativo alla realizzazione del terzo ponte sul Tanaro. Chiedo a voi l’impegno a far sì che l’avanzo di amministrazione sia spendibile. Se così sarà, sul terzo ponte, la nostra amministrazione è disponibile a mettere la metà dei dieci milioni di euro necessari per la costruzione. Questo discorso vale anche per le opere che devono realizzare altri comuni. È l’elemento che sta più a cuore a noi sindaci perché consentirebbe a noi di operare e all’economia di riprendersi».
Il vice sindaco di Bra Massimo Borrelli ha ricordato come, da candidato alle scorse elezioni, abbia condiviso completamente le tematiche contenute nel documento del Tavolo delle Autonomie e ancor più oggi ne solleciti la soluzione, auspicando che il confronto con i parlamentari prosegua nei prossimi mesi per far crescere il territorio.
Il presidente dell’A.C.A. Giuliano Viglione ha esortato i parlamentari alla soluzione di problemi per un territorio virtuoso che merita più attenzione e che non può tollerare oltre vergogne come l’Asti-Cuneo, annunciando prossimi incontri con i parlamentari per fare il punto su tutti i temi discussi e verificare l’avanzamento verso la loro soluzione.
L’associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” è stata ufficialmente costituita con atto notarile il 26 marzo 2015 e conta l’adesione di 73 comuni e 13 altri soggetti, che includono 5 associazioni di categoria, 6 aziende di primaria importanza dell’area e personalità rappresentative della realtà socioeconomica locale. In ossequio agli scopi statutari, l’Associazione si prefigge di tutelare, sostenere e promuovere il territorio di Langhe e Roero in ogni settore di attività, economica sociale e culturale, e persegue tutte le iniziative finalizzate al progresso economico e al benessere della cittadinanza che risiede nell’area.