Come ai vecchi tempi… (una storia di pesca)

27 maggio 2018 | 20:19
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Come ai vecchi tempi… (una storia di pesca)

Nell’armadio gli innumerevoli cappotti del 2018, con un cavedanosauro e una trota slamata….ma si sa la pazienza del pescatore porta consiglio ed è infinita. Chiamata al socio: “Ciao Guido, dai andiamo a lucci, però una cosa semplice, senza barca, ho poco tempo, partiamo orario pranzo e ci facciamo qualche ora di pesca a piedi, ti ricordi?, come ai vecchi tempi! Quando prendevamo pure i pesci!”…”Dai Fede, ci sto, si va!!”…

L’inizio è già una storia di pesca, pochi concetti ma racchiudono l’essenza della pesca sportiva, 2 amici, una forte passione per questo sport, tante avventure, cappotti infiniti e catture condivise, un condimento grasso per una pescata che nasconderà altre sensazioni uniche.

Sulle sponde decidiamo di andare a naso e non insistere troppo nei vari spot di pesca, poi accade quello che pare un copione già recitato…Guido si piazza in uno spot come se sapesse e immaginasse, silenzio nell’aria, si pesca concentrati…mentre io lancio sulla parte opposta, vedo il suo primo lancio, sugli alberi nel bosco, preciso….il socio si scalda ma l’esca è recuperata facilmente nulla di perso….poi al terzo lancio in acqua e recupero : “Fede ce l’ho!!” ….3 parole che scatenano l’adrenalina in entrambi…..pesce grosso, combatte ma viene domato e ferma il metro a 85 cm, stupendo, qualche foto e video del rilascio. Ora immaginate 2 bimbi, eppure siamo grandi e vaccinati, ma qua basta realizzare una cattura per farci tornare piccoli, molto piccoli.

“Guido allora….qua ne serve ancora 1, un altro luccio e la missione è compiuta!!”…”Proprio come ai vecchi tempi!!”…

Cambiamo zona e la pesca continua, nulla si muove ma poi come nelle più belle storie a lieto fine, l’avventura prosegue nei migliori dei modi. Mi sposto sulla sponda e scendo una riva scoscesa, mi piazzo, scomodo, ma riesco a pescare abbastanza bene e se abbocca più o meno si può gestire….il socio resta distante, io sono in palla e ci credo…manca poco per rendere tutto perfetto… manco a dirlo, dopo pochi lanci, esca sottovuoto, ferro e c’è!! …urlo: “Guido ce l’ho!!”…. risposta: “Noo!!” (era distante per aiutarmi)… lo vedo partire di corsa verso il bosco per raggiungermi… e vedo aggallare un testone paura….è grosso, un luccio di quelli giusti…tento di forzare per non farlo andare negli alberi, riesco, lo porto vicino a me ma riparte come un trattore spostando molta acqua le scodate mi lavano, per diverse volte il combattimento prende una piega tendente al mal gestire, in riva con ripartenze che mi fan sentire puzza di slamata…il pesce si stanca e riesco a portarlo sotto i piedi, arriva anche il socio in aiuto, afferro il terminale, il pesce riparte ma si ferma subito e torna a portata di mano, presa opercolare… con una testata spacca l’artificiale e perdo la presa, il luccio ora è sotto sponda, libero, con pezzo di artificiale tra le fauci, lo afferro e lo teniamo lì, slamo …misuro 95 cm…Guido mi dice “impossibile 95 cm, rimisura che è enorme è un toro!”…rimisuro gli stessi 95 cm….gli dico “Guido è un toro sto pesce è un luccio abominevole! Più largo che lungo! Dai facciamo 2 foto e lo libero!”… manco il tempo di finire il discorso e il pesce scoda, si impenna e con un tuffo e scodata da 10 e lode torna libero!!…Restiamo di pietra, ci guardiamo consapevoli di aver compiuto la missione, proprio come ai vecchi tempi! Abbiamo condiviso una pescata incredibile, con due catture spettacolari, manca la foto del pezzo grosso, ma ridiamo, perchè in fondo sappiamo che va bene così. Certe catture restano impresse nella memoria, non servono foto per dimostrare nulla, questa è pesca come piace a noi.

Racconteremo di questa ennesima avventura, la ricorderemo assieme alle altre, perchè oggi, tra poco, è già domani e tutti prima o poi si siedono in qualche occasione a ricordare i vecchi tempi.

Foto del luccio di Guido, foto della mia cattura impressa nella memoria.