Confagricoltura è con Asnacodi nella protesta sui ritardi dei rimborsi assicurativi
Una nutrita rappresentanza di Confagricoltura mercoledì 30 maggio ha preso parte alla protesta di Asnacodi (Associazione Nazionale dei Condifesa) che davanti al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali a Roma ha manifestato contro i ritardi nei pagamenti dei contributi per le assicurazioni agli agricoltori, denunciando altresì il rischio di perdere, per colpa di inefficienze burocratiche, centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate all’Italia proprio per coprire i danni provocati dai cambiamenti climatici alle aziende agricole.
“È una situazione che stiamo monitorando nella sua evoluzione passo dopo passo e che ci vede concretamente impegnati in prima linea, insieme al Condifesa Cuneo, per trovare una soluzione – spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo –. Anche in seguito alle nostre numerose segnalazioni pare ci sia qualche primo risultato positivo: nei giorni scorsi, infatti, il Ministero ha annunciato che al termine delle procedure di controllo a carico delle rimanenti richieste verranno erogati rimborsi riferiti alle campagne 2015 e 2016 per 197 milioni di euro entro il 31 dicembre 2018, arrivando così ad assicurare oltre il 93% del contributo spettante. Oggi, a fronte di un contributo richiesto da parte degli agricoltori che hanno aderito alle assicurazioni agevolate pari a circa 400 milioni di euro, sono stati erogati contributi per circa 177 milioni di euro (poco più del 44%)”.
I prossimi pagamenti sono così programmati: 13 milioni entro il 15 giugno 2018; 30 milioni entro il 30 giugno 2018; 20 milioni entro il 31 luglio 2018; 51 milioni entro il 30 settembre 2018; 49 milioni entro il 31 ottobre 2018; 34 milioni entro 31 dicembre 2018.
“Per quanto riguarda le date di giugno e di luglio si tratta indubbiamente di un segnale positivo – prosegue Allasia –, ma fino a quando i nostri agricoltori non avranno percepito realmente tutti i contributi restiamo vigili sull’argomento come abbiamo fatto fino ad oggi con diverse iniziative: ultima, in ordine di tempo, la lettera inviata a tutti i parlamentari cuneesi e all’eurodeputato Alberto Cirio per informarli della gravità della situazione e chiedere un loro intervento per venire incontro al disagio delle tante aziende agricole del territorio. Dopo il nostro appello si è fatto sentire forte l’interessamento da parte dei rappresentanti politici del nostro territorio che si sono mostrati attenti alle esigenze del settore. Certo la fase di incertezza politica in cui si trova il nostro Paese non agevola la soluzione di questo problema, come di altri che interessano il comparto primario italiano”.
Nel frattempo la Confagricoltura di Cuneo sta valutando con il Condifesa provinciale le ripercussioni delle scadenze di settembre, ottobre e dicembre, in quanto le aziende si troveranno comunque a dover anticipare le quote non ancora erogate da Agea. Nelle prossime settimane l’associazione provinciale incontrerà i politici e il Consorzio di Difesa per fare il punto della situazione, alla luce dell’analisi dell’impatto che queste novità avranno per il mondo agricolo cuneese.