“Mercato europeo a Cuneo? Più una grande grigliata collettiva”
“Si è tenuta nello scorso fine settimana una manifestazione che da anni ormai si ripropone, il cosidetto “Mercato Europeo”, in un luogo, piazza Galimberti, quantomeno discutibile, sempre che si consideri piazza Galimberti il “salotto buono” della città e non uno spazio rettangolare dove poter inserire grigliate e fritture a volontà.Come MoVimento 5 Stelle Cuneo ci preme sottolineare che, ancora una volta, il “Mercato Europeo” ha rappresentato un’occasione mancata per l’amministrazione comunale. Invece di puntare sulla qualità dell’esposizione e su una reale vocazione europea della manifestazione, si è deciso di andare su una specie di grande sagra di paese che, con qualche eccezione di espositori senz’altro validi, ormai è ripetitiva e poco innovativa.La locandina ufficiale del “Mercato Europeo” recita, tra le altre, le seguenti parole: “le migliori eccellenze enogastronomiche ed artigianali“.Purtroppo ci dispiace notare, come MoVimento 5 Stelle Cuneo, che in diversi casi le condizioni igieniche di conservazione degli alimenti di diversi espositori erano alquanto discutibili. Prodotto tipico non fa rima con scarso igiene ed ordine e se si è, giustamente, severi verso chi ha una sede fissa (i negozi) si deve essere altrettanto severi in caso di fiere e manifestazioni ed invece abbiamo l’impressione che si usino due pesi e due misure da parte dell’amministrazione comunale in questo senso” recita una nota del Movimento 5 Stelle di Cuneo.
“Oltre all’igiene – prosegue la nota – che dire invece di fondati dubbi sull’autenticità di alcuni prodotti venduti al “Mercato Europeo”? Bisognerebbe fare una maggiore attenzione nel scegliere chi può partecipare alle fiere che si svolgono sul nostro territorio perchè si corrono rischi di fare brutte figure, non solo nei confronti dei cittadini cuneesi ma anche verso chi visita la nostra città per turismo. Noi, come MoVimento 5 Stelle Cuneo, chiediamo che ci sia molta più attenzione verso i cittadini, cuneesi e non solo, che decidono di visitare le fiere che si tengono nella nostra città e per questo chiediamo che si decida di rendere obbligatorio esporre, per chi partecipa alle fiere della nostra città, al consumatore la ragione sociale della sua impresa. Una misura semplice ma doverosa per la trasparenza e il diritto all’informazione dei consumatori. In secondo luogo, mercato non è sinonimo di confusione e disordine.E’ quantomeno singolare vedere il venditore di cosmetici accanto a chi griglia i polli e la mancanza di una suddivisione in base alle caratteristiche merceologiche fa sembrare il cosidetto “Mercato Europeo” una babele ricca di confusione e approssimazione.Costerebbe poco creare ordine in base alla tipologia di merce venduta”.
“Per finire – conclude la nota – quanto reale flusso turistico può portare una manifestazione ripetitiva, con scarsa innovazione, dalla durata di appena tre giorni e con scarsa attenzione alla qualità? Cuneo cosa ha in meno di altre città come, ad esempio, Treviso, dove si riesce ad organizzare una splendida mostra sugli impressionisti della durata di mesi con persone da tutta Italia che si organizzano con bus turistici per visitarla?Certo, il comune da solo non avrà mai i soldi per fare qualcosa come Treviso, è vero, ma se si riesce a fare un buon lavoro di squadra tra gli attori pubblici e privati del nostro territorio siamo certi che si possano fare grandi cose anche qui. Cuneo è bella e merita di più di vedere piazza Galimberti, il cuore della città, usata come una mega grigliata collettiva!”