Piano faunistico cuneese: meno zone di ripopolamento e cattura, più oasi di protezione
Il Consiglio provinciale del 4 maggio ha approvato all’unanimità, su relazione del consigliere provinciale delegato Luciano Alesso, alcune modifiche a Zone di ripopolamento e cattura (Zrc) e Oasi di protezione (Oap), previste dal Piano Faunistico Venatorio Provinciale (Pfvp). Il documento, che risale al 2003, è stato prorogato e resta tuttora valido in attesa che la Regione Piemonte approvi il nuovo Piano faunistico regionale. La Provincia di Cuneo interviene per adeguare la pianificazione prevista anni fa alle nuove esigenze del territorio ed in particolare per rendere più efficace il controllo degli animali selvatici dannosi.
Le Zrc sono aree dove la fauna selvatica si riproduce e viene poi catturata per essere trasferita altrove. Le Oap, invece, sono aree destinate al rifugio, riproduzione e sosta della fauna selvatica in genere (ad esempio specie migratorie), dove vige il divieto assoluto di caccia. Infine, sono previste anche alcune Aree di caccia specifica (Acs), di competenza regionale, simili alle Zrc, nelle quali vengano tutelate specie di particolare interesse cinegetico quali la lepre, il fagiano, la starna e la pernice rossa e, nel contempo, è consentita l’attività venatoria nei confronti delle specie dannose per l’agricoltura (cinghiali, corvidi, volpi).
In base alle proposte pervenute da Atc (Ambiti territoriali di caccia) e da Ca (Comprensori Alpini), gestori dell’attività venatoria, la Provincia ha deciso di ridurre o eliminare alcune Zrc diventate poco utili per la produzione di fauna selvatica da reimmettere o per i gravi danni provocati dai selvatici alle colture agricole e, al contrario, aumentare le Oasi a protezione anche di specie meritevoli di tutela. In alcuni casi le modifiche tengono anche conto dei danni causati dagli incendi che hanno interessato alcune vallate cuneesi nell’autunno 2017, in particolare in valle Varaita e valle Stura dove l’attività venatoria è vietata per un periodo di dieci anni.
Di seguito le modifiche approvate: Ambito Territoriale Cn1 “Cuneo-Fossano“: revoca parziale della Zrc “Salmour-Bene Vagienna”; revoca parziale della Zrc “Fossano-Tagliata”; istituzione della Oap “San Sebastiano”. Ambito Territoriale Cn2 “Saluzzo-Savigliano“: revoca parziale della Zrc “Motta Gastaldi”; modifica della Zrc “del Bosco”; revoca totale della Zrc “San Salvatore” e trasformazione in Acs (zone a caccia specifica); revoca totale della Zrc “Bosco di Caramagna” e trasformazione in Acs. Ambito Territoriale Cn3 “Roero”: revoca totale della Zrc “Baroli”; revoca totale della Zrc “Priocca-San Vittore” e trasformazione in Acs; revoca parziale della Zrc “Castelrotto-Sioneri”. Ambito Territoriale Cn4 “Alba-Dogliani”: revoca totale della Zrc “Fontanafredda” e trasformazione in Acs. Ambito Territoriale Cn5 “Cortemilia“: revoca totale della Zrc “Monesiglio”; revoca totale della Zrc “Clavesana Est”; ) revoca totale della Zrc “Violette”; revoca parziale della Oap “Cortemilia”. Comprensorio Alpino Cn1 “Valle Po“: revoca totale della ZRC “Paesana-Sanfront”; istituzione della Oap “Prà La Tampa“. Comprensorio Alpino Cn2 “Valle Varaita”: revoca totale della Zrc “Comba Barletta”; revoca totale della Zrc “Colle del Prete”; istituzione della Oap “Gilba”; trasformazione della Zrc “Battagliola” in Oap e modifica di estensione. Comprensorio Alpino Cn4 “Valle Stura”: (a gestione della Provincia) revoca totale della Zrc “San Membotto-Diga di Roccasparvera”; revoca totale della Oap “Bersezio-M.te Oserot”; istituzione della Oap “Moriglione-Castello”; istituzione della Oap “Simunas-San Maurizio-Trinità”.
Nonostante tutte le modifiche rimane, comunque, una superficie totale provinciale sottoposta a divieto di caccia che rispetta le percentuali di territorio protetto, ai sensi della normativa di legge. Sarà il Servizio di Polizia locale Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo a verificare il corretto tabellamento delle nuove perimetrazioni.