“Se i nuovi orizzonti della rappresentanza dimenticano le donne…”
19 maggio 2018 | 09:25
Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera comunale fossanese, Anna Mantini.
Gentile Direttore,
colgo l’occasione dell’ospitalità messa a disposizione dal Suo Giornale per esprimere alcune osservazioni le quali, se da una parte intendono mettere in evidenza un certo rammarico – e, perché no, anche disagio e indignazione – in termini di mancata occasione per tendere a una reale pari opportunità, dall’altro – e in maniera positiva – vogliono fornire alcuni utili suggerimenti per iniziative analoghe nel prossimo futuro.
Il mio riferimento è all’evento organizzato nella stessa giornata di presentazione del Bilancio sociale di Confartigianato Cuneo, questo sabato 19 maggio mattina al teatro Toselli nel capoluogo provinciale.
Premetto naturalmente che queste mie considerazioni critiche non sono indirizzate a Confartigianato Cuneo, della quale semmai vorrei elogiare i servizi di assistenza e consulenza alle imprese in un settore dove la presenza femminile svolge un ruolo importante, dal punto di vista sia numerico che qualitativo dell’iniziativa aziendale delle donne, ed è stata bene considerata in occasione di alcune designazioni importanti come quella operata nel Consiglio generale della Fondazione CRC, dove una delle non molte figure femminili presenti è appunto proprio quella espressione dell’Associazione provinciale di categoria degli Artigiani.
Il mio riferimento è alla tavola rotonda organizzata per accompagnare la presentazione del Bilancio sociale e dal cui elenco di autorità e relatori – undici più il moderatore giornalista – non figura neppure una donna. Non si tratta di un ragionamento teso a delimitare una riserva indiana a favore del genere femminile, voglio unicamente mettere in risalto come non sia accettabile che un convegno dal titolo “I nuovi orizzonti della rappresentanza” non veda rappresentata la realtà delle donne in una provincia dove le stesse apportano un contributo fondamentale al dinamismo dell’economia e dell’occupazione. Sono i numeri del rapporto economico provinciale, presentato lo scorso 11 maggio dalla Camera di commercio, a confermarlo: le imprese a conduzione rosa, registrata a fine 2017, sono state censite in un totale di 15.588, corrispondenti al 22,7 del totale delle aziende con sede legale nella Granda. La circostanza che 8 su 10, di esse, siano a carattere individuale, è indicativo poi di come le donne reagiscano con le proprie forze alla carenza di opportunità nei settori del lavoro dipendente.
Per tutte queste ragioni, a una tavola rotonda che parlerà di “Fiscalità, previdenza e welfare” sarebbe stato utile su 12 fra autorevoli relatori e moderatore, sentire il punto di vista femminile su tali questioni, dove le sensibilità sono diverse e con esse anche i provvedimenti che possono essere assunti. Perché plaudire all’iniziativa economica in rosa è bello, ma ancora meglio è rendere le sue protagoniste partecipi di eventi dove vengono programmati gli indirizzi e le strategie destinate poi a ricadere anche su di loro.