Boves si prepara a riabbracciare la sua medaglia d’oro al valor civile Antonio Vassallo
Il 22 settembre nel salone consigliare verrà allestita la camera ardente con le sue ceneri. Il sindaco Paoletti: “Gioia e soddisfazione”.
Boves. Il prossimo 23 settembre si celebrerà il 75° anniversario dell’eccidio di Boves. Alle celebrazioni sarà presente la Presidente Nazionale dell’ANPI oltre ai sindaci di Castello di Godego (ultimo comune in Italia ad avere vittime di stragi naziste e gemellato con Boves dal 1983), di Mauguiò-Carnon (città francese sede dell’associazione Servire la paix) e di Schondorf Am Ammersse (città tedesca dove è sepolto Peiper). Presente anche il sindaco di Tenda.
Ma la grande notizia è il ritorno a Boves delle ceneri di Antonio Vassallo, l’imprenditore che perse la vita il 19 settembre 1943 per mano della follia nazista. Vassallo, nato a Nizza il 24 ottobre 1894, viveva da anni a Boves dove svolgeva la propria attività industriale. In quel terribile giorno di fine estate, su richiesta dell’allora Parroco di Boves don Bernardi, Vassallo si prestò per il ruolo di ambasciatore di pace con i partigiani di Ignazio Vian che avevano catturato due tedeschi sulla piazza di Boves. L’ambasciata ebbe esito positivo. Ciò nonostante, tuttavia, il comandante delle SS Joakim Peiper ordinò la rappresaglia sulla popolazione civile che non aveva ancora lasciato la città. Tra i morti vi furono anche i due amabasciatori di pace ,Vassallo e don Bernardi, i cui corpi vennero ritrovati carbonizzati in uno scantinato vicino al Comune, anch’esso dato alle fiamme. La salma fu poi tumulata nella tomba di famiglia a Tenda, in Francia.
Un “ritorno a casa” fortemente voluto dal sindaco di Boves, Maurizio Paoletti: “Due anni or sono, su sollecitazione di alcuni cittadini, mi sono attivato per trovare i parenti e capire se era possibile portare nel nostro cimitero la salma del nostro Antonio Vassallo. Dopo varie ricerche, sono riuscito a mettermi in contatto con il nipote che, guardacaso, si chiama anche lui Antonio Vassallo. Ci siamo incontrati, ci siamo parlati e sono così riuscito ad ottenere l’autorizzazione. A nome di tutta l’amministrazione comunale voglio esprimere la grande gioia di poter riportare la salma di un “eroe” nella sua Boves, quella città che ha tentato di salvare con la sua azione. Antonio Vassallo non aveva cariche pubbliche, non avrebbe dovuto intervenire ed invece si prestò per cercare di salvare la città dalla distruzione. Se gli altri morti sono state vittime innocenti, lui ed il Parroco sono anche eroi, perchè hanno deciso volontariamente di attivarsi per il bene della comunità”.
Il 22 settembre, dunque, nel salone consigliare del Comune verrà allestita la camera ardente con l’urna cineraria contenente le sue ceneri, accanto alla quale sarà presente un registro su cui ogni Bovesano potrà rendere omaggio a quel concittadino che pagò con la vita il caro prezzo della libertà.