Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, Scibilia: “Scenderemo in piazza a Roma per difendere la linea”
“Vogliamo solo tornare alla normalità, abbattendo quei muri di gomma che vorrebbero vedere la linea ferroviaria chiusa”
Cuneo. Scrive Sergio Scibilia, presidente dell’Associazione Giuseppe Biancheri.
“NON SOLO STRADE
Rivolgiamo un sentito appello al Sindaco di Cuneo affinché non si dimentichi della nostra linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo.
Siamo rimasti un po’ stupiti che nell’annunciare il prossimo incontro a Roma con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli ed una delegazione di parlamentari, politici e amministratori cuneesi , per discutere sulla incompiuta stradale Cuneo-Asti , il sindaco è Presidente della Provincia di Cuneo, non abbia inserito la linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo.
Ma noi non ci stiamo ad essere trascurati ed essere lasciati in un cantone.
Il 4 settembre a Roma ci saremo anche noi, in piazza al fianco del Sindaco e dei parlamentari , fuori dal Palazzo.
Staremo sotto le finestre del Ministero per dare “ una sveglia” al Governo Italiano , affinché metta in azione i provvedimenti necessari per superare i problemi con le ferrovie francesi.
Ci saremo affinché si realizzi la linea ferroviaria internazionale Nizza-Torino via Ventimiglia.
Affinché si arrivi alla conclusione della “farsa” del rinnovo della Convenzione del 1970 per la gestione della linea, scaduta da decenni ed in mano a tavoli governativi Italo-francesi che non riescono a costruire e a concludere qualcosa di utile.
Saremo in piazza affinche’ le province di Cuneo ed Imperia non rimangano isolate per mancanza di collegamenti efficienti e moderni.
A Roma in piazza porteremo la voce degli studenti pendolari, dei turisti, dei lavoratori pendolari che hanno il diritto di viaggiare con tempi di percorrenza più agevoli di quelli degli elefanti di Annibale.
Nessuno deve pensare che ci accontentiamo della semplice riapertura della linea ferroviaria.
Nessuno deve pensare che siccome “ Il trenino “ è ripartito possa andare bene così.
Il Treno delle Meraviglie è una eccellenza , un patrimonio di ingegneria, una pagina della storia del nostro Paese, un vero orgoglio nazionale.
Il Presidente Giuseppe Biancheri vinse la sua battaglia a Roma e noi lì andremo li a continuare la nostra di battaglia , nel suo segno, nel suo ricordo.
Vogliamo solo tornare alla normalità, abbattendo quei muri di gomma che vorrebbero vedere la linea ferroviaria chiusa”.