Volontari francesi ripuliscono il parco dai reperti militari italiani, l’Asfao: “Ci opponiamo, fanno parte della storia”

8 settembre 2018 | 11:29
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Volontari francesi ripuliscono il parco dai reperti militari italiani, l’Asfao: “Ci opponiamo, fanno parte della storia”

L’Associazione che da anni studia e censisce il patrimonio militare di costruzione italiana si dice contraria alla maxi operazione condotta dai volontari francesi al fine di ripulire il parco, portando però a smaltire il materiale recuperato alle fonderie

Tenda.  L’Associazione culturale no-profit ASFAO (Associazione per lo Studio delle Fortificazioni Alpine Occidentali), con sede a Peveragno, si dice preoccupata per i lavori che in questi giorni si stanno compiendo nel Parco del Mercantour (nella zona della “Valle delle Meraviglie”), portati avanti da un’associazione ambientalista francese e che ha come obiettivo la pulizia della zona di Fontanalba – Laghi delle Meraviglie da tutti i resti metallici delle installazioni militari italiane, costruite sul finire degli Anni Trenta, quando quell’area faceva parte dell’Italia ed era zona di confine.

“La nostra Associazione da anni studia e censisce con metodi seri e scientifici l’immenso patrimonio militare di costruzione italiana che si trova sulle Alpi Occidentali, in particolare sulle Alpi della Provincia di Cuneo – dichiara il direttivo -. Abbiamo accumulato nel tempo un immenso archivio fotografico, tecnico e archivistico, anche grazie a donazioni e ricerche presso gli archivi.

Da anni ci battiamo anche per far conoscere questo inestimabile patrimonio storico, tramite mostre, conferenze e rievocazioni del nostro Gruppo Storico in uniforme del 1940, per tentare (molte volte senza successo, dato lo scarso interesse dimostrato soprattutto dagli enti locali italiani) di valorizzarlo per ricordare non solo le strutture militari, ma anche le vicende umane dei singoli (operai, militari, ecc.) che seppero costruire e vivere in questi luoghi, tra mille difficoltà legate alla quota, alla neve e alle insidie che la montagna nasconde.

L’azione di questa associazione ambientalista, a nostro avviso, viene portata avanti senza alcun rispetto per la storia (i resti degli eventi bellici vengono da loro considerati come “rifiuti” al pari di quelli lasciati da certi tipi di escursionisti sulle nostre montagne) e col solo obiettivo di recuperare più ferro possibile, da avviare alle fonderie.

Passi l’attività di recupero del filo spinato, che potrebbe essere un pericolo per la fauna locale, abbiamo purtroppo constatato come negli anni passati, in altre operazioni condotte dalla stessa associazione, si sia ecceduto in questo compito: ad esempio nel corso della “pulizia” del 2002 nella zona di Isola 2000 (vicino al Colle della Lombarda) sono state arbitrariamente asportate le piastre corazzate di opere fortificate italiane e i resti di una teleferica militare, importantissime memorie storiche purtroppo avviate alla fonderia”.

Infine il direttivo conclude: “Ci chiediamo quali pericoli per la fauna queste strutture portavano. Simili azioni sono state eseguite negli anni passati al Moncenisio e anche sul lato italiano del Colle delle Traversette, in Valle Po. Come associazione ci auguriamo che le attività, a nostro avviso deprecabili, di questa associazione ambientalista francese siano limitate o quantomeno sottoposte a maggiori vincoli storici, soprattutto qualora venissero fatte richieste per simili “pulizie” sul lato italiano delle Alpi della Provincia di Cuneo”.