A Villa Chiusano di Ronchi erano in mille per Niki e per i tanti bambini e ragazzi come lei
Domenica 14 ottobre nella magnifica dimora cuneese è andato in scena un vero e proprio inno alla vita
Cuneo. Niki è una ragazza di 16 anni. Bella, bionda, con gli occhi azzurri. Vive a Ronchi (Cuneo) insieme a sua mamma, suo papà e sua sorella. Una famiglia come tante nella cui quotidianità nell’agosto di due anni fa irrompe una notizia tremenda: Niki ha un tumore al cervello.
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno in grado di sconvolgere chiunque, figuriamoci una ragazzina di appena 14 anni. Ma Niki sin da subito, insieme a tutta la sua famiglia, dimostra di avere una forza ed una tenacia fuori dal comune. Affronta cinque interventi chirurgici, la chemioterapia, la radioterapia, le ansie e le paure sempre a testa alta, a viso aperto ed oggi, grazie al formidabile lavoro svolto dall’equipe medica che l’ha seguita sin dall’inizio, quel terribile male a lei ed alla sua famiglia fa un po’ meno paura.
Domenica scorsa nel magnifico teatro di Villa Chiusano a Ronchi erano (eravamo) tutti lì per Niki e per i tanti bambini e ragazzi come lei, che molto presto hanno dovuto capire loro malgrado che la vita non è solo sorrisi, per i quali è stato organizzato un evento la cui straordinarietà è tale da renderne impossibile la descrizione.
In una splendida giornata in cui a sorridere è anche il tempo, mille persone (1000!), tra cui il sindaco di Cuneo Federico Borgna e l’assessore Luca Serale, hanno mangiato, giocato, si sono divertite ed hanno fornito, tutti nessuno escluso, un enorme contributo a Neuroland. Sono stati raccolti più di 12mila euro che verranno donati a questa associazione piemontese che ha l’obiettivo di stare accanto ai bambini ed ai ragazzini per sostenerli nel difficile e complesso percorso della malattia neurocerebrale, realizzando tutto quanto può concretamente essere utile per migliorare la condizione loro e delle loro famiglie oltre a promuovere iniziative di aggregazione, accompagnare le famiglie nel percorso ospedaliero, rendere più vivibile la vita ospedaliera, acquistare nuove attrezzature e nuovi strumenti per migliorare la qualità della chirurgia, creare e finanziare progetti per nuove terapie e che mantegnano e migliorino l’attuale livello di cura.
“Non riesco a descrivere le emozioni che ho provato e che provo – dichiara Emanuela Bodino, mamma di Niki ed organizzatrice dell’evento. – Ho solo il desiderio di ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo evento straordinario: i nasi rossi Conivip, l’accademia del divertimento di Elisa Bastonero, la Croce Rossa di Cuneo per i truccabimbi, Luca Betti per la location, tutti i volontari che hanno reso possibile tutto questo e tutti quelli che hano partecipato contribuendo ad un risultato al quale non riesco ancora a credere. Al di là dell’aspetto economico, pur sempre importante perchè consente a tanti malati ed a tante famiglie di essere assistiti in maniera adeguata, vorrei che eventi come questo facessero riflettere tutti, nessuno escluso, sul vero valore della vita e sull’importanza del volontariato”.
Descrivere ciò che si è provato domenica, come detto, sarebbe impossibile e forse persino ingiusto perchè è bene rimanga preziosa ed esclusiva proprietà di chi ha avuto la fortuna di viverlo. Agli altri la grande opportunità di pensare, creare, realizzare iniziative simili perchè, parafrasando la presidente di Neuroland, Paola Peretta, nell’infinito mare della solidarietà nessuno può e deve sentirsi un optional.