Il Principato di Monaco festeggia i Grimaldi: la più antica dinastia del mondo
Sin dal 1297 principi regnanti sulla Rocca, garantendone l’indipendenza nel corso dei secoli nonostante gli sconvolgimenti nello scenario europeo
Principato di Monaco. Oggi è il giorno più importante dell’anno per i monegaschi. Una giornata all’insegna di festeggiamenti durante la quale tutte le attività restano chiuse e gli abitanti del Principato possono tirare un sospiro di sollievo vista la continua presenza turistica 365 giorni all’anno.
Le cerimonie iniziano al mattino, con una solenne messa di ringraziamento e un Te Deum nella cattedrale di Monaco-Ville, sulla Rocca, alla presenza di tutti i notabili del Principato, poiché il cattolicesimo è religione ufficiale di stato.
Successivamente, i principi Alberto II e Charlene, insieme ai figli Jacques e Gabriella, e in compagnia dell’intera famiglia, partecipano ad una presentazione di decorazioni militari nel cortile del palazzo, seguita da una rassegna delle truppe svolta dal principe, che consegna i nuovi gradi ai soldati di guardia al palazzo. Tutto il popolo monegasco, durante questa cerimonia, è invitata ad assistervi dalla piazza antistante il palazzo dei principi, per dimostrare lealtà ai regnanti e ricevere il saluto alla finestra da parte di Alberto e Charlene.
In origine, il giorno della festa nazionale variava secondo il nome del principe sovrano. Sotto Carlo III, che regnò dal 1857 al 1890, fu fissato per il 4 novembre, perché era il giorno di San Carlo. Quando il Principe Alberto I le succedette, fu trasferita al 15 novembre, giorno di Sant’Alberto. Il San Ranieri si celebra il 19 novembre, è la data che fu mantenuta al tempo dell’avvento di Ranieri III, e si sarebbe logicamente dovuto tornare al 15 novembre, nel 2005, quando il Principe Alberto II cavalcò sul trono. Ma il nuovo principe voleva porre fine a questa mobilità, quindi decise di mantenere la data del 19 novembre in memoria di suo padre.
Nondimeno, la festa nazionale è vissuta soprattutto come il giorno del Principe, cioè l’erede della più antica dinastia regnante del mondo. Sin dal 1297 infatti, i Grimaldi sono sempre stati principi della Rocca, preservandone la sua indipendenza nel corso dei secoli nonostante gli sconvolgimenti nello scenario europeo. Solo durante il primo impero francese, il Principato di Monaco fu annesso alla Francia, ma solo per un breve periodo. Nel 1860, invece, lo Stato, che si sviluppava fino alla frontiera italiana, perse le cittadine di Mentone e Roccabruna, poiché si dichiararono “Città libere” per poter entrare a far parte del Regno di Sardegna. Ai giorni nostri Monaco risulta essere uno dei più piccoli stati al mondo riconosciuto dalle Nazioni Unite, che gli hanno assegnato un seggio.