Straniero ubriaco e con patente scaduta uccide un ragazzo e finisce ai domiciliari per omicidio stradale

Il fatto risale allo scorso 16 ottobre. L’incidente frontale aveva causato la morte di un 17enne di Sanfront e ferite gravi all’altro passeggero
Barge. Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione locale, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cuneo, su richiesta della locale Procura, nei confronti di uno straniero, residente a Paesana (CN), poiché ritenuto responsabile di omicidio e lesioni stradali.
I fatti risalgono alla notte del 16 ottobre scorso, lungo la strada provinciale 26 che collega Paesana a Sanfront, due veicoli si sono scontrati frontalmente. A seguito del impatto era deceduto un ragazzo di 17 anni e gravemente ferito il suo amico, entrambi occupanti di uno dei mezzi coinvolti. L’autista, invece, illeso.
Sul posto erano intervenuti i carabinieri ai vigili del fuoco e personale sanitario.
I successivi accertamenti compiuti in sede di ricostruzione del sinistro, avevano consentito agli inquirenti di stabilire che l’indagato, alla guida di un’autovettura VW Golf, era in stato di ebbrezza con tasso alcolemico di gran lunga superiore alla soglia massima fissata dalla Legge ed era in possesso di patente di guida scaduta. L’uomo, a causa di tale stato di alterazione psico-fisica, aveva perso il controllo del mezzo e invaso l’opposta corsia di marcia, impattando contro l’autovettura sulla quale stavano viaggiando le due vittime. Nella circostanza lo stesso conducente non aveva riportato alcuna lesione.
I Carabinieri, pertanto, ricostruita la dinamica del grave incidente, ne hanno poi comunicato gli esiti alla Procura di Cuneo la quale, valutati i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, aveva richiesto ed ottenenuto dal GIP l’odierno provvedimento restrittivo.
L’uomo, che dovrà rispondere dei gravi reati di omicidio e lesioni stradali, nonché di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, è stato sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza. Nei giorni seguenti è comparso dinanzi al Giudice per il previsto interrogatorio di garanzia.
Allo stesso indagato sono stati, inoltre, contestati i reati di ricettazione e detenzione di prodotti con segni falsi, poiché, all’atto dei rilievi del sinistro, all’interno della sua autovettura venivano rinvenuti 7 borsoni contenenti capi di abbigliamento di vari marchi, palesemente contraffatti.