Valle Roya inquinata quanto Nizza: il rapporto choc di AtmoSud
I livelli di particolato rilevati a Breil-sur-Roya corrisponderebbero a quelli delle grandi città del litorale
Tenda. La Valle Roya è un luogo sano per mettersi all’aperto e respirare aria buona di montagna? No, secondo AtmoSud ci sarebbero luoghi migliori.
AtmoSud è un ufficio regionale che misura la qualità dell’aria in tutta la Région Sud (PACA). Secondo uno studio effettuato da quest’ultimo negli scorsi mesi: l’inquinamento nella valle è paragonabile a quello che c’è in centro a Nizza. Secondo il rapporto, il riscaldamento a legna e i tir che passano la frontiera sarebbero le principali cause della pessima qualità dell’aria.
“I livelli di particolato fine rilevati a Breil-sur-Roya rispettano le soglie regolamentari” riporta AtmoSud nel suo rapporto. “D’altro canto, come quasi ovunque nella Regione, la concentrazione di PM10 (particelle di diametro inferiore a 10 micrometri) a Breil presentano un rischio di sorpasso della linea dettata dall’OMS (20 µg/m3/all’anno)”. I livelli medi di particolato PM10 infatti, sono quasi equivalenti a quelli misurati a Nizza o a Cannes.
Un’ordinanza che vieta la circolazione dei camion.
Una campagna lanciata nel 2017 quando gli abitanti e i sindaci della valle hanno cominciato a battersi davanti al tribunale amministrativo di Nizza per vietare il transito ai tir superiori alle 19 tonnellate.
Nel rapporto, infatti, viene riportato che “Le elevazioni dei livelli sopraggiungono nelle ore di punta e sono dunque collegate al traffico stradale. I livelli di particolato fine nei comuni Royaschi rispettano comunque le soglie massime”. E conclude: “Le concentrazioni più importanti sono osservate al mattino e alla sera, cioè le ore di maggiore affluenza”. Si tratta dunque di un rapporto aggravante per la salute degli abitanti che da anni si battono per ridurre il traffico stradale.