Ciclovia Alpi del Mediterraneo: 100 km di “pura freschezza ambientale” tra Piemonte, Liguria e Francia

1 marzo 2019 | 15:44
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Studio di fattibilità presentato questa mattina nel Salone d’Onore della Camera di Commercio di Cuneo

Cuneo. Nel Salone d’Onore della Camera di Commercio è stato presentato questa mattina (venerdì 1° marzo) lo studio di fattibilità della “Ciclovia Alpi del Mediterraneo“. Si tratta del progetto di un grandissimo comprensorio ciclistico che si dipana tra la montagna ed il mare di Piemonte, Liguria e Francia, utilizza strade già esistenti mettendole “in rete” ed adeguandole dal punto di vista infrastrutturale al fine di creare un “unicum” in grado di offrire innumerevoli opportunità commerciali, imprenditoriali e turistiche. Un progetto che ha ancor più valore se si considera che si sviluppa all’interno di un territorio (le Alpi del Mediterraneo) che potrebbe presto diventare patrimonio dell’Unesco.

A fare gli onori di casa il presidente Ferruccio Dardanello che ha introdotto i lavori e gli interventi di Armando Erbì (direttore Conitours Cuneo), Luca Chiapella (presidente Confcommercio Cuneo), Paolo Salsotto (presidente Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime), Paolo Bongioanni (direttore ATL Cuneese), Jean Pierre Vassallo (presidente SIVOM de la Roya) e Andrea Marino (Studio Tautemi Cuneo).

Non nasconde la propria soddisfazione, sottolineando tuttavia come vi sia ancora molto lavoro da fare, Armando Erbì: “Oggi abbiamo battezzato questo studio che ha messo a fuoco il potenziale che abbiamo sul nostro territorio che lega la Francia all’Italia, la Liguria al Piemonte con le antiche strade militari: 100 km di pura freschezza ambientale che legano questi territori.

Dobbiamo tuttavia, oltre al lavoro già fatto sulla Via del Sale, fare altri interventi che possano consentire al turista di percorrere tutte queste strade. Ciò significa interventi di manutenzione, potenziamento della parte ricettiva e potenziamento dei servizi al servizio del cicloturista. C’è molto lavoro da fare, dopo la prima fase di sopralluogo e di dialogo tra gli enti coinvolti (15 sindaci + Unione dei Comuni e GAL), adesso vedremo chi continuerà il nostro lavoro perchè alla volontà di farlo occorrerà abbinare i fondi necessari per fare gli interventi previsti.

Direttore di Conitours con cui si congratula il direttore dell’ATL Cuneese, Paolo Bongioanni: “I miei più sentiti complimenti ad Armando Erbì per aver fatto soffermare l’attenzione della comunità cuneese su uno dei percorsi turistici più belli d’Europa: quello dell’Alta Via del Sale che dai 2000 metri del Colle di Tenda porta a fare il bagno nella Riviera di Ponente. Soprattutto, però, voglio ringraziare Erbì per aver studiato insieme ai tecnici le tante vie di accesso che vanno ad innervarsi sul territorio facendola diventare un prodotto turistico di cui possono giovarne tanti comuni.

Si tratta dunque di un’opportunità straordinaria dalla valle Gesso alla valle Ellero alla valle Pesio e non solo per le tradizionali valle Tanaro ed alta valle Vermenagna. Un percorso straordinario, unico al mondo, il più richiesto di tutto il nord ovest durante le fiere a cui partecipiamo. Abbiamo iniziato il 17 giugno 2017 con la giornata evento con sindaci della provincia di Cuneo, della Liguria, amministratori, due assessori regionali, per dare vita ad un sistema promiscuo (mezzi a motore e mezzi a pedale regolamentati) perchè è in questa direzione che bisogna andare. La Via del Sale può diventare il cappello sotto il quale vendere tutto il turismo outdoor della provincia di Cuneo e non solo”.

Il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello, vede invece concretizzarsi un progetto iniziato molto tempo fa: “Oggi si realizza un sogno partito alla fine degli anni 90, quando insieme agli amici di Imperia e di Nizza abbiamo dato via ad un grande percorso di integrazione transfrontaliero europeo nel quale mettendo insieme le emozioni, le opportunità di questa fantastica terra, potevamo in qualche modo guardare positivamente insieme al nostro futuro. Oggi la via delle Alpi del Mediterraneo, in qualche modo, cementa questa grande unione per un’integrazione anche economica e culturale, e rappresenta un segnale importante per il futuro, utilizzando le magie di queste terre alte che oggi sono molto fragili, ma che devono nuovamente dare l’opportunità a tanti giovani di ritornare per poter fare impresa, per vivere e per creare nuove occasioni per il turismo che è sempre di più elemento fondante e fondamentale del modello Cuneo. A tutte le cose positive che facciamo se aggiungiamo il regalo che il buon Dio ci ha fatto e cioè questa terra straordinaria, possiamo guardare al nostro futuro con grande ottimismo. Sono convinto si creeranno nuove opportunità imprenditoriali perchè chi viene per la prima volta a casa nostra si rende conto di essere arrivato in un angolo di paradiso e vivere in paradiso piace a tutti”.