Reddito di cittadinanza: in Granda un numero di richieste tra i più bassi d’Italia

In provincia di Cuneo 5,82 abitanti su 1000 hanno sino ad ora presentato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Si tratta del dato più basso di tutto il Piemonte e di uno dei più bassi dell’intero Paese, considerato che in sole 10 province italiane su 107 si è registrato un rapporto richieste/abitanti inferiore: Bolzano (0,67); Belluno (3,40); Treviso (4,36); Lecco (4,41); Sondrio (4,42); Trento (4,46); Como (4,56); Bergamo (5,12); Monza (5,37) e Pordenone (5,43).

Un dato, quello relativo alla provincia di Cuneo, che colloca la Granda ampiamente al di sotto della media nazionale, fissata a 13. Quello cuneese è un dato di molto inferiore anche rispetto a quello di tutte le altre province piemontesi, o quasi. Se infatti Verbano-Cusio-Ossola le si avvicina con 6,21, tutte le altre sono lontanissime. Al primo posto nella nostra regione troviamo Torino con 12,09 domande ogni mille famiglie seguita da Alessandria (10,99); Vercelli (10,82); Biella (10,44); Asti (9,98) e Novara (9,46).

I dati, che sono il frutto di un primo monitoraggio ufficiale di Ministero del Lavoro e Inps sulle 806.878 domande per il reddito di cittadinanza presentate al 5 aprile riportato da Il Sole 24 Ore, rivelano altresì che la provincia ad avere un numero più alto di richieste in rapporto agli abitanti che la vivono è quella di Crotone dove 42,43 famiglie su 1000 hanno presentato la domanda. Completano la “top ten” Palermo (29,96); Cosenza (28,59); Catanzaro (28,14); Reggio Calabria (27,41); Caltanisetta (27,26); Caserta (26,90); Cagliari (26,30); Trapani (26,13); Siracusa (25,59).

Un’analisi “nazionale” dice invece, ad esempio, che in provincia di Napoli sono state presentate quasi 80mila domande, più che in tutta la Lombardia e quasi il doppio rispetto all’intero Piemonte. 38mila domande in provincia di Palermo, vale a dire una cifra superiore a quella di intere regioni come Emilia Romagna e Toscana. Il celebre quotidiano arancione evidenzia infine come tutte le province del sud si collochino sopra la media nazionale, fatta eccezione per Isernia il cui dato è in linea con la media dello Stivale.