A Dogliani molta attenzione per l’Europa, evento sold out
Ieri (4 maggio) i principali direttori dei giornali nazionali al Festival della TV e dei nuovi media per parlare di Europa e di diritti. Oggi il bis con Massimo Giannini e Giulio Tremonti, Lili Gruber assente per problemi di salute.
Dogliani. I direttori dei più importanti quotidiani italiani si sono riuniti, sabato 4 maggio, al Festival della TV e dei nuovi media in un incontro per parlare di Europa. La tensostruttura era gremita, l’attenzione dei partecipanti al massimo.
I protagonisti erano: Lucia Annunziata, direttrice dell’Huffington Post, Marco Damilano, direttore de “L’espresso”, Maurizio Molinari, direttore de “La stampa”, Luciano Fontana, direttore de “Il corriere della sera”, Fabio Tamburini, direttore de “Il sole 24 ore”, Marco Tarquinio, direttore de “Avvenire”, Carlo Verdelli, direttore de “La repubblica”, Sarah Varetto direttrice di “sky tg24” e moderatrice dell’incontro.
Il nome dell’incontro era: “L’Europa è ancora nel nostro futuro?”.
Ecco qualche estratto delle principali firme del giornalismo italiano:
Marco Damilano: “Un tempo c’era la corsa per entrare nell’Unione Europea, ora stiamo assistendo ad un fenomeno che man mano diventa sempre più comune: chi governa vuole mantenere sempre il privilegio di essere nella minoranza, criticando in continuazione e non combattendo per mantenere i risultati che fino ad oggi abbiamo ottenuto”.
Fabio Tamburini: “Dobbiamo metterci in testa che non siamo più l’ombelico del mondo, gli USA sono i veri leader, la Cina sta attaccando gli Stati Uniti per quanto riguarda le tecnologie e l’Europa in tutto questo marasma sta a guardare non rendendosi competitiva”.
Lucia Annunziata: “Con questa campagna pubblicitaria stiamo facendo un regalo ai sovranisti. Prendiamo come esempio la Brexit, non avverrà mai. E’ inutile creare pubblicità su una cosa infattibile”
Luciano Fontana: “I partiti europei italiani sono un test di politica interna, sembra che vogliano sondare il terreno per capire i nuovi movimenti. I sovranisti chiedono all’Europa solamente flessibilità per i debiti, non portando alcun progetto. Solo chiedere non va bene”.
Carlo Verdelli: “Questi sono gli anni dell’emotività e della non-ragione. Occorre prendere tempo e ragionare, non andare dove tira l’aria”.
Marco Tarquinio: “I disastri economici a cui stiamo assistendo, possono fare molti danni, a volte anche paragonabili ai bombardamenti. Basti pensare alla Grecia. La mia speranza sono i giovani. Dobbiamo ascoltarli e sentire come la pensano, possono essere per noi fonte di grande ispirazione”.
Maurizio Molinari: “C’è un gruppo di italiani che una volta erano euroscettici e che oggi stanno influenzando gli europei. L’opposto del sovranismo è il diritto. Dove ci sono disuguaglianze, ci sono dei diritti da sostenere. Soprattutto bisogna proteggere maggiormente chi questi diritti li ha ma non vengono riconosciuti come tali. Bisogna tuttavia constatare che l’Unione Europea ha fatto una cosa molto importante in termini di privacy: il diritto d’autore nei nuovi sistemi di comunicazione”.
Oggi, domenica 5 maggio, è l’ultima giornata del Festival. Ecco il programma completo: link