Lo scrittore Irving a Collisioni: dieci anni per farlo salire su questo palco
Piazza blu gremita per l’autore statunitense, “quando scrivo parto dal finale”.
Barolo. Il caldo non ha fermato le centinaia di persone arrivate nella piazza blu di Barolo per John Irving, il famoso scrittore statunitense che ha fatto innamorare generazioni.
Con Irving, Luca Briasco che è riuscito a far toccare allo scrittore temi delicati tra cui donne, sentimenti e la complicata genesi di un romanzo.
“Sono nato in una famiglia di creativi. Da ragazzo volevo fare l’attore ma nel corso del tempo ho scoperto che scrivere sarebbe stata la mia vocazione, in particolar modo dopo aver letto Moby Dick di Melville, il romanzo che ha sancito il mio percorso da scrittore.”
Come imposti un libro durante la stesura?
“In tutti i romanzi che ho scritto sono sempre partito dal finale. Di lì inizio a ricamare la mia storia. Sembrerà controcorrente ma è il mio modo di fare”.
Sono contemporanei i tuoi romanzi, perchè?
“Non credevo che un romanzo come il mondo secondo Garp sarebbe stato considerato contemporaneo dopo quarant’anni. Questo è successo perché fondamentalmente è la società che è rimasta indietro. In questo libro ho affrontato il tema della sessualità sotto punti di vista insoliti, con la speranza che un giorno i pregiudizi potessero essere abbattuti, invece non è successo, ed è per questo che si possono considerare i miei romanzi attuali”.
“Riguardo alla mia esperienza di scrittore, già da bambino tendevo ad isolarmi dagli altri miei amici. Questa distanza segnava il mio voler star fuori dal gruppo ma allo stesso tempo sentirmene parte. Questa è un po’ la filosofia dello scrittore”.
Qual è il miglior libro che hai pubblicato?
“Solitamente dicevo che tutti i libri erano come figli per me, questa è una sciocchezza. Non ne ho uno preferito. Mi sento di dire che dal sesto libro in poi, ho sviluppato un nuovo metodo di scrittura per il quale ho potuto dedicarci otto ore ogni giorno per un’intera settimana, proprio come se fosse un lavoro come gli altri”.
Una grande folla ha atteso il famoso scrittore statunitense, autore de “Le regole della casa del sidro”, “Il mondo secondo Garp”, “Preghiera per un amico” e “Hotel New Hampshire”. Gli organizzatori comunicano che ci sono voluti dieci anni per far arrivare Irving nella capitale del Buon vino.