La Parrocchia San Lorenzo di Peveragno a Pavia

3 luglio 2019 | 11:34
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La Parrocchia San Lorenzo di Peveragno a Pavia

Pellegrinaggio alla Certosa di Pavia

Peveragno. La Parrocchia di San Lorenzo, sabato 29 giugno, ha organizzato la gita-pellegrinaggio alla Certosa di Pavia.

I quarantotto partecipanti (provenienti da Cuneo, Chiusa di Pesio, Beinette, Peveragno), hanno fatto visita nella mattinata nel centro storico di Pavia, che fu capitale del regno longobardo, ammirando il Castello Visconteo (costruito nel 1360 da Galeazzo II Visconti, i quali  vollero anche disegnare un grandioso parco di caccia, che si estendeva originariamente per una decina di chilometri, fino alla Certosa di Pavia; oggi parte del territorio del parco è ancora presente, ma non più collegato al castello), la sede dell’Università degli Studi,  con numerose facoltà, il Duomo (dedicato a Santo Stefano Martire e Santa Maria Assunta è la più imponente chiesa cittadina e un importante edificio rinascimentale, sintesi di pianta centrale e longitudinale che anticipa le ricerche tipologiche intorno alla basilica di San Pietro a Roma), la Basilica di San Michele Maggiore (capolavoro di stile romanico lombardo, è una delle principali chiese di Pavia, risalente ai secoli XI e XII),  il Ponte Coperto (sul fiume Ticino, che collega con il resto della città, attraverso il pittoresco quartiere, originariamente fuori dalle mura periferiche della città, Borgo Ticino)

Nel pomeriggio la visita guidata è stata alla Certosa di Pavia «Gra-Car (Gratiarum Carthusia – Monastero di Santa Maria delle Grazie)». Si tratta di un complesso monumentale storico che comprende un monastero e un santuario. Si trova nel comune omonimo di Certosa di Pavia, località distante circa otto chilometri a nord del capoluogo di provincia.

Edificata alla fine del XIV secolo per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, in adempimento al voto della consorte Caterina dell’8 gennaio 1390, e come mausoleo sepolcrale della dinastia milanese, fu completata entro la fine del 1400, in circa cinquanta anni. Assomma in sé diversi stili, dal tardo-gotico italiano al rinascimentale, e vanta apporti architetturali e artistici di diversi maestri del tempo, da Bernardo da Venezia, il suo progettista originario, a Giovanni Solari e suo figlio Guiniforte, a Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Lombardo e altri.

Originariamente affidato alla comunità certosina, poi a quella cistercense e, per un breve periodo, anche a quella benedettina, dopo l’unificazione del Regno d’Italia la Certosa fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale e acquisita tra le proprietà del demanio dello Stato italiano, così come tutti i beni artistici ed ecclesiastici in essa contenuti; dal 1968 ospita una piccola comunità monastica cistercense.

È stata gita, perché  si è  viaggiato insieme verso una meta. È stato pellegrinaggio, perché  si è sostato per un momento di preghiera comunitaria con la messa prefestiva della vigilia dei Santi Pietro e Paolo celebrata dal Parroco in una delle sale adibite a chiesa all’interno della Certosa.