Marchesi di Busca in scena sul lago Trasimeno
Nella suggestiva Rocca di Castiglione, che si affaccia sullo splendido lago Trasimeno, i coniugi Bruno hanno proposto la storia antica e romantica di Beatrice di Busca
Busca. Sabato 3 e domenica 4 agosto i coniugi Bruno, che impersonano i Marchesi di Busca aleramici, hanno partecipato ai festeggiamenti e cortei storici indetti dalla Confraternita di San Domenico di Castiglione del Lago in provincia di Perugia.
Nella suggestiva Rocca di Castiglione, che si affaccia sullo splendido lago Trasimeno, i Marchesi di Busca hanno proposto la storia antica e romantica di Beatrice di Busca, loro figlia andata in sposa al conte di Urgel in Catalogna, ma sedotta dal trovatore provenzale Rambaldo d’Orange. Costui rimase al castello di Busca a suonare il suo liuto ed a cantare le dolci melodie d’amore per la bella Beatrice, egli malato d’amore morì, la bella dama nel triste castello d’Urgel seppe la notizia e si ritirò in un convento nei Pirenei dove trascorse in solitudine gli ultimi anni della sua giovane vita.
Nel corso della manifestazione, i Marchesi di Busca sono stati anche accolti dal Sindaco Matteo Burico, a seguire v’è stata pure la Santa Messa in costume storico presso la chiesa di Maria Maddalena, 12 gruppi presenti all’evento molti dei quali provenienti dal Piemonte, Lazio, Molise e Toscana e Umbria.
Castiglione è una cittadina con scenari da favola, dovuti anche al bellissimo lago Trasimeno che la bagna. Proprio in detto luogo si racconta la leggenda del principe Trasimeno che viaggia nelle terre del centro Italia, l’antica Etruria. Nel suo viaggio giunge in riva ad un lago, ampio e con le rive coperte di alberi. Si ferma sulla riva e, dato il caldo estivo, decide di fare un bagno. La ninfa Agilla lo scorge e rimane colpita dalla bellezza del giovane; decide di sedurlo e con il proprio canto lo attira al centro del lago. Ma questo causa tale stordimento nel giovane che sopraffatto dall’emozione, annega.Narra an cora la leggenda che il corpo non è stato mai trovato e che in suo ricordo il lago è stato chiamato Trasimeno. Da allora, nelle serate di agosto, quando una brezza leggera vola sulle acque del lago e fa stormire le foglie, si dice che è il lamento della ninfa Agilla, alla ricerca del bellissimo principe.
“E’ stata una bella esperienza, in una terra nobile e ed antica come l’Umbria” hanno commentato al rientro Dante e Cristina Bruno.