‘Ndrangheta tra Costigliole, Alba e Asti?

23 ottobre 2019 | 19:15
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‘Ndrangheta tra Costigliole, Alba e Asti?

Al processo che si sta tenendo ad Asti, in seguito all’operazione “Barbarossa” condotta dai carabinieri, una frase minacciosa getta un’ombra sulla presenza di una locale della ‘ndrangheta nella capitale delle Langhe. Frase detta per spaventare o che nasconde una brutta realtà?

“Tu non sai chi siamo noi – mi dissero – chiedi a Costigliole chi comanda e chi comanda ad Alba e
ad Alessandria”. Questa una delle dichiarazioni fatte ai giudici da un testimone durante il processo
nel quale si sta facendo luce sulla presunta presenza di una locale della ‘ndrangheta tra Costigliole,
Alba e Asti, su cui hanno indagato i carabinieri nel corso dell’operazione denominata Barbarossa.
L’artigiano che ha deposto in aula ha raccontato del tentativo di estorsione di cui sarebbe stato
oggetto da parte di due persone, Salvatore Stambè e Salvatore Carè.

I soldi che gli erano stati chiesti, duemila euro, dovevano servire per il mantenimento in carcere di parenti degli estorsori. Le minacce per avere il denaro si sono fatte sempre più pressanti e hanno spaventato ulteriormente l’imprenditore al quale era stata data un’alternativa al pagamento dei 2mila euro e cioè l’assunzione del nipote di Strambè.

Nell’aula 5 del palazzo di giustizia di Asti, semi deserto per lo sciopero dei penalisti, si sono alternate nelle testimonianze altre dodici persone che hanno delineato un quadro di paura, minacce e violenze. Poi la frase “chiedi a Costigliole chi comanda e chi comanda ad Alba e ad Alessandria” che confermerebbe come la capitale delle Langhe sia tra le località dove agirebbe la locale della ‘ndrangheta su cui si sta cercando di fare luce durante il processo.