Mondovì, al Museo della Ceramica inaugurata la mostra “Le trame di Raffaello”
Un folto pubblico e molte autorità hanno dato ufficialmente il via al progetto espositivo che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione CRC, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, Museo della Ceramica e Comune di Mondovì
Mondovì. E’ stata inaugurata alle 17 di ieri (venerdì 15 novembre) al Museo della Ceramica la mostra “Le trame di Raffaello. Il restauro dell’arazzo Madonna del Divino Amore del Museo Pontificio di Loreto”. Si tratta di un progetto espositivo che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione CRC, il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, il Museo della Ceramica e il Comune di Mondovì.
Pubblico delle grandi occasioni, tra cui molte autorità: Giandomenico Genta (presidente Fondazione CRC), Paolo Adriano (sindaco di Mondovì), monsignor Egidio Miragoli (vescovo di Mondovì), Stefano Trucco (presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale), Andreina D’Agliano (presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì), Vito Punzi (direttore Museo Pontificio Santa Casa) oltre a Roberta Genta che ha coordinato i lavori di restauro.
Protagonista dell’esposizione è l’arazzo “Madonna del Divino Amore”, realizzato ad inizio Cinquecento dalla raffinata manifattura di Bruxelles su cartone derivante da un’opera di Raffaello Sanzio. Prima di essere esposta a Mondovì, l’opera è stata oggetto di un accurato restauro condotto dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Un’opera che ha letteralmente stregato il folto pubblico intervenuto per la sua bellezza.
L’iniziativa, che anticipa le celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista, propone un percorso affascinante dentro la materia e la tecnica che caratterizza un arazzo antico, portate in evidenza dal recente intervento di restauro. La mostra costituisce inoltre un’importante occasione per approfondire la produzione raffaellesca attraverso la declinazione dei suoi disegni su cartoni preparatori nelle diverse arti. L’arazzo traduce, con filati preziosi, una delle immagini più note della produzione pittorica del maestro, che ebbe grande fortuna critica, soprattutto nel XIX secolo, quando venne denominata “Madonna del Divino Amore”. Vi sono raffigurati la Madonna con Bambino, Sant’Anna (o Santa Elisabetta) e San Giovannino. L’opera era parte di una serie tessuta su modello raffaellesco raffigurante episodi della vita della Vergine, commissionata dal potente vescovo di Liegi Érard de la Marck. Nel XVII secolo divenne proprietà di papa Alessandro VIII Ottoboni e nel 1723 il nipote, il cardinale Pietro Ottoboni, ne fece dono al Santuario di Loreto.
“Mondovì Piazza è una location straordinaria che fa sì che i visitatori che vengono a vedere questa splendida mostra possano anche godere di una città ospitale e dal panorama mozzafiato…” ha dichiarato Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC.
“L’importanza di ospitare un’opera di così straordinario rilievo è per noi immensa…” ha dichiarato Andreina D’Agliano, presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì.
“Provo una bellissima sensazione dopo avere visto l’opera di restauro che è stata realizzata dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale…” ha commentato Vito Punzi, direttore Museo Pontificio Santa Casa).
“Lavorare e restaurare un arazzo che è di Raffaello ed ha 500 anni non può che essere una grande emozione…” ha dichiarato Stefano Trucco, presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
“Un lavoro durato tre mesi ed è stato quasi un record perchè il lavoro sugli arazzi è un lavoro lento che richiede un approfondimento sulla manualità: noi lavoriamo con ago e filo…” ha spiegato Roberta Genta, che ha coordinato i lavori di restauro.
Il percorso espositivo, allestito al piano terreno del Museo della Ceramica, porta subito ad un’immersione e ad una visione ravvicinata del manufatto. La mostra sarà visitabile fino a domenica 15 marzo, il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Durante il periodo di apertura sarà promosso un ricco programma di laboratori didattici per le scuole, a cura del Museo della Ceramica. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0174/40389 e al 0174/559365.