Pericolo cinghiali nella Granda

200 incidenti stradali ogni anno nella Granda sono causati dai cinghiali così come il 63% dei danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica è imputabile ai sus scrofa
Ogni anno in Italia 10.000 incidenti stradali sono causati da animali selvatici. Nei primi nove mesi del 2019 sono stati purtroppo registrati 13 morti, di cui uno la scorsa estate sulla tangenziale di Alba. È quanto emerge da una stima Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps in occasione del blitz organizzato davanti a Montecitorio contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici a cui hanno partecipato di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti e una nutrita delegazione di Coldiretti Cuneo.
Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione la presenza di animali selvatici e di cinghiali. Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato dell’81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018, secondo l’analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Oltre 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. È quanto emerge dal primo Dossier Coldiretti/Ixe’ sull’emergenza animali selvatici in Italia.
In provincia di Cuneo sono 200 gli incidenti stradali causati da cinghiali che in media vengono dichiarati ogni anno, un dato in costante crescita. Ingenti anche i danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica nella Granda che – secondo gli ultimi dati disponibili, resi noti nel Piano provinciale per il controllo della specie cinghiale – ammontano nel 2017 ad oltre 723.000 euro, di cui 454.000 (ossia il 63%) imputabile a cinghiali. Un’incidenza che mostra un trend in crescita negli ultimi anni.
“Grande presenza di parlamentari, Sindaci e Amministratori del nostro territorio, sia di maggioranza sia di minoranza, a testimonianza di quanto la tematica sia sentita ed importante – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo –. L’impegno preso è stato quello di modificare, già nell’attuale Legge di Bilancio, la Legge 157 sulla caccia proprio perché si sta assistendo ad un aumento continuo dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano, purtroppo, vittime. Occorre, innanzitutto, semplificare la normativa attuale responsabilizzando gli Enti locali ad effettuare interventi per il contenimento del numero dei cinghiali che abbiano anche un impatto positivo sull’ambiente. Si assiste, ormai, all’incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali salito a 2 milioni in Italia. Oltretutto molti non denunciano neanche gli incidenti poiché scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni”.
“L’eccessiva presenza dei selvatici – prosegue Moncalvo – rappresenta un rischio per il nostro agroalimentare e mette in seria difficoltà l’attività delle imprese. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che, con coraggio, continuano a presidiare anche i territori più isolati e a garantire la bellezza del paesaggio e il futuro del Made in Cuneo. La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale, per questo serve agire con tempestività, specificatamente nelle aree collinari e montane, dove l’agricoltura è più difficoltosa, in cui si sono già persi oltre il 50% delle superfici coltivabili a causa proprio dei selvatici”.