Stretta della Regione su chi delocalizza

Stretta della Regione sulle imprese beneficiarie di contributi regionali che avranno l’obbligo di restituirli in caso di delocalizzazione fuori dal Piemonte o di mancata applicazione delle norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro e di legislazione ambientale.
Stretta della Regione sulle imprese beneficiarie di contributi regionali che avranno l’obbligo di restituirli in caso di delocalizzazione fuori dal Piemonte o di mancata applicazione delle norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro e di legislazione ambientale.
È questo l’obiettivo principale della legge anti delocalizzazione, a prima firma Francesca Frediani (M5s), illustrata ieri, giovedì 30 gennaio, durante i lavori della Terza commissione del Consiglio regionale presieduta da Claudio Leone. La proposta di legge era stata presentata nella passata legislatura e la commissione ha concordato sull’opportunità di non ripetere la fase delle consultazioni.
“Si tratta di uno strumento utile per arginare, almeno in parte, casi fin troppo frequenti in Italia e nella nostra regione dove aziende in piena salute, dopo aver beneficiato di contributi pubblici, spostano la produzione in paesi in cui il costo del lavoro è più basso” ha sottolineato Frediani.
Il testo prevede anche l’istituzione dell’Osservatorio per il controllo sulle delocalizzazioni produttive con il compito di acquisire e di monitorare i dati e le informazioni relativi al fenomeno delle delocalizzazioni, nonché di avanzare proposte che neutralizzino le incidenze negative del fenomeno. Si prevede inoltre la stipula di contratti di insediamento tra le imprese e la Regione Piemonte attraverso i quali si impegnano le aziende al mantenimento dell’attività per almeno sette anni dall’erogazione del contributo regionale.