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Avviso pubblico per l’Ufficio di Prossimità regionale

15 febbraio 2020 | 16:12
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Avviso pubblico per l’Ufficio di Prossimità regionale

Il 17 febbraio scade la seconda fase per la presentazione della “manifestazione di interesse” da parte dei comuni e delle unioni di comuni interessati al progetto regionale “Ufficio di Prossimità”

Mentre continuano le polemiche relative all’ultima iniziativa legislativa in ambito giudiziario, la cosiddetta legge “Spazzacorrotti”, la Regione Piemonte prosegue con il progetto relativo all’ Ufficio di Prossimità, finanziato nell’ambito di PON Governance, con lo scopo di attivare presso i Comuni e le Unioni di Comuni che sono disponibili all’iniziativa, una rete di sportelli che garantiscano ai cittadini un unico punto di accesso agli uffici giudiziari, specialmente in quelle zone dove, a causa della razionalizzazione prevista dal Ministero della Giustizia, sono state eliminate le sedi di Tribunale.

Sono ammessi a presentare manifestazione di interesse i comuni, singoli o associati e le Unioni di comuni, che si dichiarino disponibili ad assicurare l’apertura di un ufficio di prossimità, individuando proprio personale e locali idonei, secondo le modalità che saranno determinate dal modello-pilota.

Per ogni sportello di raccolta delle manifestazioni di interesse sarà redatta un’apposita graduatoria per tutto il territorio Piemontese.

La manifestazione di interesse deve essere presentata dal legale rappresentante del Comune singolo o del comune capofila della convenzione o dell’Unione dei Comuni alla Regione Piemonte, alla Regione Piemonte, Direzione Affari istituzionali e Avvocatura, Settore Rapporti con le Autonomie locali e Polizia locale, esclusivamente a mezzo pec, all’indirizzo: Autonomielocali.polizialocale@cert.regione.piemonte.it, utilizzando il modello allegato all’avviso, in tre fasi, con le seguenti tempistiche:

  1. dal 16 al 30 ottobre 2019 (terminata);
  2. dal 3 al 17 febbraio 2020;
  3. dall’11 al 25 maggio 2020.

Per ogni fase di apertura sarà predisposta una specifica graduatoria che sarà utilizzata in coerenza con le risorse disponibili. In caso di esaurimento delle risorse disponibili la Regione Piemonte si riserva di non procedere nell’attivazione delle fasi successive alla prima.

Nel progetto “Ufficio di Prossimità” i comuni, singoli o associati e  le Unioni di comuni avranno i seguenti compiti:

  • ospiteranno gli uffici di prossimità presso locali idonei e appositamente individuati;
  • metteranno a disposizione il personale funzionale al bacino di utenza potenziale determinando i tempi di apertura degli uffici di prossimità,  in funzione dell’utenza servita e  della popolazione di riferimento;
  • garantiranno i collegamenti internet adeguati allo svolgimento delle attività;
  • si impegneranno a dare attuazione  a quanto previsto  dalla sperimentazione per tutta la durata del progetto.

Per quanto invece riguarda la Regione, attraverso il finanziamento PON  Governance, e sulla base di indirizzi del Ministero di Giustizia, avrà il compito di:

  • definire un modello di Ufficio di prossimità sulla base dell’analisi delle realtà presenti sul territorio;
  • procedere all’individuazione degli Enti interessati all’apertura di sportelli di prossimità;
  • promuovere attività di comunicazione finalizzata a far conoscere ai cittadini l’esistenza degli uffici di prossimità e dei servizi da essi resi;
  • fornire l’allestimento base degli uffici attraverso la messa a disposizione ai comuni singoli o associati aderenti  di arredi e attrezzature informatiche;
  • rendere disponibile la formazione degli operatori  coinvolti finalizzata ad assicurare la funzionalità del servizio;
  • supportare i comuni nella fase di avvio degli uffici di prossimità e accompagnarli operativamente nei primi 24 mesi di realizzazione del servizio;
  • garantire il raccordo con le Regioni Toscana e Liguria, responsabili della predisposizione degli applicativi software che verranno utilizzati dagli Uffici, assicurandone la manutenzione e l’assistenza per la durata del progetto;
  • garantire il raccordo tra la fase sperimentale e la diffusione del progetto, sulla base delle indicazioni del Ministero di Giustizia.