Il contadino di Breil che ospitava i migranti al confine italo-francese è stato assolto: aiutare non è reato, è “Principio di fraternità”
La sentenza è arrivata il 13 maggio dal tribunale di Lione, grande vittoria per Cèdric Herrou: “in carcere non c’è posto per tutti”.
Cèdric Herrou, il contadino della Valle Roja, è stato prosciolto dall’accusa di aver aiutato centinaia di migranti ad oltrepassare il confine tra Italia e Francia: la motivazione? Principio di Fraternità. A Lione, mercoledì 13 maggio, è stato prosciolto dai capi d’accusa.
La storia:
Cèdric Herrou è un agricoltore di Breil, in Val Roja (confine tra Italia e Francia), noto per la solidarietà nei confronti dei bisognosi. Si sono recati in questi anni, centinaia di migranti nella sua abitazione per cercare rifugio e aiuti. Il luogo in cui abita, ricco perlopiù di ulivi e allevamenti di galline, si trova in collina, nelle strette vicinanza di Breil, al confine con l’Italia. Lì accanto passa la ferrovia: la maggior parte dei migranti arriva a piedi, in equilibrio tra una rotaia e l’altra. Le persone rifugiate vengono accolte come fratelli: “A chi bussa alla mia porta verrà aperto – commenta in un’intervista a Cuneo24, Cèdric Herrou – se siamo in cinque a cena, c’è posto anche per il sesto”.
Per Cèdric valgono alla lettera i principi francesi di Liberté, Égalité, Fraternité (poi diventati universali, ndr) quindi non c’è diversità, chi chiede aiuto deve essere accolto.
L’assoluzione
Ed è proprio sulla base di questi principi che, il 13 maggio, Cèdric è stato assolto al tribunale di Lione dall’accusa di aver aiutato ad oltrepassare il confine italo-francese più di 200 migranti perlopiù eritrei e sudanesi. I capi d’accusa sono caduti sulla scorta del “principio di fraternità”, sancito nel 2018 dal consiglio costituzionale di Parigi. A festeggiare la vittoria, oltre a Cèdric e i suoi collaboratori, senz’altro l’avvocato, Sabrina Goldam, e tutte le persone a lui vicine, nonché l’associazione di volontariato Emmaus che conta decine di volontari attorno a cui lavorano per un costante aumento degli aiuti.
In totale Cèdric ha aiutato più di 2500 migranti, è stato arrestato 10 volte dalle autorità francesi ma la sua battaglia continua anche dopo questa storica vittoria legale.
Il personaggio
Il contadino francese ha un modo curioso di vivere, si basa su uno stile nizzardo chiamato PANTAI, che consta nel prendere tutti gli avvenimenti in modo scherzoso, senza troppo peso, con la giusta leggerezza: è così che riesce a superare la paura delle minacce di morte che periodicamente gli pervengono, minacce che perlopiù si rivelano falsi allarmi ma che lo costringono ad uno stile di vita pieno di precauzioni.
Il documentario
E’ uscito nel 2019 un documentario dal nome LIBRE (acronimo del paesino BREIL) diretto da Michel Toesca, dove viene ripresa la vita e le lotte di Cèdric per aiutare i migranti: le scene sono state girate nel 2016 e il lavoro è durato un anno. Il documentario è stato presentato al Festival di Cannes riscontrando un enorme successo mediatico, portando il nome di Cèdric in tutto il mondo.
In una scena del film viene ripreso in mentre dichiara: “condannatemi pure, ma in carcere non ci sarà posto per tutti”. Ora una certezza c’è: Cèdric è libero anzi, è LIBRE, per dirla con una sua opera.
Trailer documentario Libre di Michel Toesca: link