Ulteriori dettagli sul femminicidio dell’Auchan di Cuneo
Sono stati 4 i colpi di pistola esplosi da Francesco Borgheresi, il militare di stanza a Pinerolo, che ha ucciso nel pomeriggio di oggi la 44enne romena Mihaela Apostolides. Il delitto è avvenuto nel parcheggio dell’Auchan di Tetto Garetto, a Cuneo
L’omicidio della 44enne romena Mihaela Apostolides, questo il nome della vittima del femminicidio avvenuto nel parcheggio dell’Auchan di Cuneo, nata a Bucarest e residente a Saluzzo, in via Bodoni, è stato commesso, anche se correttamente dovremmo parlare di presunto omicida, da Francesco Borgheresi, 42enne fiorentino attualmente militare di stanza a Pinerolo. Il delitto è avvenuto intorno alle 16.45 di oggi. L’uomo, che avrebbe sparato quattro colpi di pistola contro la donna, due dei quali l’hanno raggiunta al petto e uno alla mano, è rimasto ferito ed è stato necessario medicarlo all’ospedale di Cuneo. Quando è stato arrestato dalla Polizia, che ha chiamato lui stesso dopo il delitto, aveva due pistole risultate regolarmente denunciate, una calibro 38 special e una 635 di piccolo calibro, di fabbricazione spagnola e acquistata alcuni giorni fa a Firenze, quest’ultima sarebbe l’arma che ha sparato.
Mentre è parso lucido quando ha chiamato la Polizia, mezzora circa dopo il delitto, dichiarando di avere due pistole e che non avrebbe opposto resistenza, al momento in cui sono sopraggiunte le volanti è apparso in stato confusionale. La sua vittima è stata trovata riversa sul sedile della Panda 4×4 che era ferma nel piazzale dell’ipermercato.
Come supposto in precedenza i due sono arrivati insieme a Cuneo e sarebbe risultato che si conoscevano da due anni. La macchina con cui hanno raggiunto l’Auchan non era parcheggiata ma messa di traverso, come se fosse stata fermata all’improvviso, magari per lo scoppiare di un diverbio tra i due. Sono ovviamente supposizioni, come pure quella che si tratti di un movente passionale, fatto che solo l’interrogatorio del presunto colpevole potrà chiarire. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile della questura col supporto della Polizia Scientifica.
Altri dettagli emersi: oltre alle volanti inviate sul posto dopo la chiamata del militare, a intervenire è stata anche una pattuglia della Digos, in quel momento impegnata in controlli legati all’emergenza coronavirus. Da quanto gli inquirenti hanno potuto stabilire, i due erano stati insieme nell’ipermercato e poi si erano fermati a parlare sulla macchina con la quale viaggiavano, la Panda 4×4 su cui è stato trovato il cadavere della donna. E’ risultato che i protagonisti della vicenda erano in effetti una coppia, fatto dimostrato da una identificazione dei due effettuata dalla Polizia nel 2018. Altro dettaglio da chiarire è che Francesco Borgheresi ha dimestichezza con le armi pertanto viene difficile pensare che si sia ferito accidentalmente mentre sparava contro la compagna. Sembrerebbe più probabile che la tragica vicenda dovesse concludersi con un omicidio e un suicidio, questione da appurare con l’uomo che attualmente è sottoposto a interrogatorio di garanzia in Procura.
La vittima, Mihaela Apostolides, era nubile, ha risieduto a Saluzzo e stava trasferendo la residenza a Cuneo dove lavorava saltuariamente in un locale notturno di via Savona mentre Francesco Borgheresi, che era incensurato, era divorziato.