Crisi post Covid, Coldiretti Cuneo: la regione intervenga a sostegno di carne bovina e florovivaismo
Serve più flessibilità nella gestione delle risorse PSR a sostegno dei comparti più in crisi. La Regione acceleri sui pagamenti del bonus agli agriturismi
Serve che la Regione predisponga al più presto misure straordinarie a sostegno dei comparti che hanno particolarmente sofferto a causa della pandemia e che sono stati sinora dimenticati, come il florovivaismo e la zootecnia da carne bovina allevata sul nostro territorio, oltre a quella di razza Piemontese. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo, al fianco di Coalvi e Asprocarne, in una situazione di grande difficoltà per le imprese agricole cuneesi generato dal lockdown che, pur avendo fatto emergere il valore strategico del settore agroalimentare, ha generato elevate tensioni a livello economico-finanziario.
“In questa fase più che mai – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – è necessaria una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse del PSR per cui una soluzione può essere quella di attivare la nuova Misura 21, a sostegno di comparti di grande rilievo per l’economia del nostro territorio”.
In Provincia di Cuneo sono più di 3.000 le aziende che allevano bovini da carne per un totale di 330.000 capi, con una netta prevalenza di Piemontese (220.000 capi), prima razza autoctona nazionale e fiore all’occhiello della produzione locale.
Il comparto florovivaistico genera nella Granda una produzione lorda vendibile di oltre 26 milioni di euro e coinvolge 220 aziende, per una produzione di piante ornamentali superiore ai 2 milioni e un totale di 700 addetti coinvolti.
“Chiediamo anche alla Regione – aggiunge Moncalvo – un’accelerazione per chiudere in tempi rapidi i pagamenti del bonus agli agriturismi, altro settore strategico che ha registrato perdite fino al 100% a causa del Covid-19”.
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