Cuneo, ripristinato il “guado” sul Gesso
16 luglio 2020 | 12:31
Di nuovo percorribile l’alveo del torrente tra “Gli Angeli” di Cuneo e Mellana di Boves
Nei giorni di metà luglio (utilizzato da sabato 11) è stato ripristinato il «guado» sul torrente Gesso, tra “Gli Angeli” di Cuneo (Santuario ai limiti dell’abitato) e la frazione di Mellana di Boves. Succede da tempo. Dura sin a settembre, generalmente, meno nelle stagioni piovose, mesetto di più in quelle secche…
Sulla vicenda è attivo Comitato, “Per il ripristino dell’attraversamento storico”, presieduto dall’ex consigliere bovesano Guido Olivero, con al suo interno l’ex sindaco Mario Giuliano e l’ex presidente del «Circolo Mellana» Giancarlo Olivero.
L’intento è di riavere un “ponte” ciclo-pedonale, come era, sin a qualche decennio fa, la “pedancola”, ricostruita ogni anno nella sua struttura leggera (famosa la morte di una donna, giovane sposa, Francesca Olivero, ventunenne, travolta dalle acque mentre attraversava, nel 1948)… Negli anni Novanta era stata sostituita da “ponte” vero e proprio, travolto dalla grande piena del torrente del 2002 (i pilastri, uno scavato sotto dall’acqua ed inclinato, veri “ruderi”, sono stati abbattuti nell’estate 2010). Troppo basso, aveva finito per “far diga”.
Successivamente era arrivato accordo tra i Comuni di Boves e Cuneo per dividersi (rispettivamente un terzo e due terzi) le spese annuali di ripristino del guado (che storico lo è davvero: ritrovamenti archeologici lo fanno risalire, addirittura, alla età romana, a prima della fondazione medievale del capoluogo provinciale), passate, in questo anno, sembra, da 15.000 a 18.000 euro… Il sogno di «rifare il ponte» (stavolta adeguatamente «alto» sul greto) tutto è tranne che archiviato, anzi…
Al momento siam arrivati a quattro progetti (a fianco del «Comitato» sono Associazioni ecologiste)… Si fa notare che sarebbe soluzione «definitiva», invece di spesa costante annuale per «opere caduche»… Il problema è che due Comuni (uno grande ed uno «medio») alcune migliaia di euro, anche in tempo di crisi, nelle «pieghe del bilancio», le trovano… Diverso, attualmente, è di discorso di reperire milioni…
Il più recente è un «ponte strallato», di oltre trecentocinquanta metri, in quattro campate uguali (larghezza del passaggio due metri e mezzo, altezza quindici metri), curvilinee, unendo legno ed acciaio zincato, studiato dall’architetto Giuseppe Buffon e dall’ingegner Franco Carbonaro, dopo impegno, anche, della «Atletica Cuneo». La spesa prevista è di circa due milioni di euro, e si colloca «medianamente» agli altri: il ponte «sospeso» tibetano (che tanto ha fatto sognare il «Comitato»), con il suo preventivo di quasi 1.200.000 euro, il «Monaco», che arriva a tre milioni, il «Bailey», sui due e quattrocentomila…
Il percorso tra la regione «Gli Angeli» di Cuneo (al limite del centro abitato) e la frazione Mellana di Boves, è molto apprezzata per camminate e pedalate. Un primo problema è il fatto che Boves risulta tuttora l’unico Comune fuori del «Parco Fluviale»… Nel centro paiono contrari soprattutto gli agricoltori, a cui molto appoggio hanno dato le ultime Amministrazioni comunali. Corrono voci terrorizzato: parlano di «rinuncia alla sovranità» su parte del territorio, vedono il «Parco» come sorta di «lager», dove i proprietari devono chiedere permessi anche solo per spostare ciottolo in cortile… In realtà, senza vivere drammi soverchi, pare, una buona percentuale della popolazione italiana, europea e mondiale vive in «parchi»…
Le posizioni esposte nel Consiglio comunale bovesano, ultimamente, prima della «pandemia», sono state, se ben ricordiamo, che si entrava nel «Parco» se c’era il ponte. Dalla altra parte, par di capire, che l’adesione sia vista più come «prologo» alla valutazione del progetto…
Il «Ponte» è stato, anche per la valenza simbolica, l’argomento «forte» della campagna elettorale di un anno fa del candidato sindaco Gianni Martini: è stato nettamente sconfitto (40% a 60), vincendo solo a Mellana (una delle frazioni più piccole). Questo un po’ dell’interesse bovesano par anche dire… L’opera, non si stanca, ovviamente, di far notare il Sindaco bovesano, è tutta in territorio cuneese, e cuneesi son, pure, le prime case sparse ed i «tetti» sull’altra sponda…