Cuneo, si ammaina il cesto della solidarietà
Si conclude con successo l’iniziativa benefica… e arriva la lettera del Vescovo
Cuneo. Dopo mesi di prezioso servizio, si conclude con successo l’iniziativa benefica del “Cesto della solidarietà” che calato in strada da un balcone di Via Amedeo Rossi, con i suoi generi alimentari di prima necessità, negli ultimi mesi ha saputo portare un po’ di sollievo a chiunque in città ne avesse bisogno.
“Chi non può prende e chi può lascia” recitava il cartello posto sul cestino e così, in quei momenti difficili dell’emergenza Covid, chi ha potuto ha lasciato cibo che potesse servire a chi in quei giorni caldi della pandemia non avesse la possibilità economica di acquistarli.
Una iniziativa nata da Gian Maria Aliberti Gerbotto che l’ha poi portata avanti con successo e tenacia per tutti i mesi del lock down, ultimamente sotto l’egida prestigiosa del Cisom. «Non è stato facile. I sacrifici da affrontare, personali ed economici, sono stati tantissimi. C’erano giornate in cui il cesto veniva svuotato appena rimpinguato. Ringrazio di cuore la mia famiglia, in special modo la mia compagna Manuela, che fin da subito mi ha supportato e sostenuto in tutto questo impegno ingente». Racconta il 48enne giornalista e scrittore saluzzese. E conclude: «La lettera che ho ricevuto dal Vescovo mi ha ripagato di tutti gli sforzi fatti».
“Nel rinnovarle la mia stima e la mia gratitudine, credo di poter affermare che con tale iniziativa lei ha dimostrato di essere un vero volontario Cisom, vivendo in prima persona e nella quotidianità lo spirito di servizio che anima da secoli il Sovrano Militare Ordine di Malta” ha scritto il Vescovo ad Aliberti, nella preziosa missiva.