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Gli studi medici nel post coronavirus

19 luglio 2020 | 13:13
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Gli studi medici nel post coronavirus

Con il coronavirus è cambiato anche il modo in cui si accede negli studi medici e, nel caso delle modalità a distanza, come la consegna delle ricette via mail, verranno mantenute anche nel post emergenza, dal momento che hanno reso più agevole l’attività ambulatoriale

Anche la routine degli ambulatori dei medici di famiglia è stata rivoluzionata dall’emergenza covid che, di fatto, ha blindato gli studi per evitare di farli diventare potenziali luoghi di contagio. A partire da metà maggio si è registrata una graduale ripresa dell’attività regolata però da misure rigide: si entra stando distanziati, con la mascherina e su prenotazione e l’accesso avviene nell’immediato della visita in modo da non sostare in sala d’attesa.

A essere stati ridotti sono gli accessi considerati “impropri” quelli, per esempio, per ritirare una ricetta. Ma, tutto sommato, si tratta di una misura che agevola persino il paziente dal momento che il medico può inoltrargli la prescrizione via mail evitandogli di dover tornare nello studio medico per il ritiro della ricetta e, dall’altra riducendo le presenze in ambulatorio.

Il coronavirus ha così imposto un cambio di mentalità repentino riportando il medico a una medicina fatta di programmazione, dal momento che per la maggior parte delle patologie si sa in anticipo ogni quanto tempo occorre vedere un paziente e quando vanno ripetuti gli esami. Dall’altra parte sia gli anziani che i malati cronici si sono dimostrati molto consapevoli dell’importanza di poter risolvere i problemi, per cui è possibile trovare una soluzione a distanza, da remoto.

Nel momento clou dell’emergenza gli studi medici sono stati poco frequentati e tutte le prestazioni di persona sono state trasferite o al telefono o su WhatsApp, abitudine che persisterà anche nel dopo emergenza. Molte informazioni, come si è visto, si possono condividere anche a distanza e negli studi medici si sta tornando all’attività più necessaria, quella che non è possibile svolgere senza avere il paziente di fronte a sè.