Intesa Sanpaolo-Ubi: ci siamo

La Consob aveva prorogato al 30 luglio l’offerta pubblica di scambio Sanpaolo-Ubi ma in anticipo su quella data le cifre dicono che l’aggregazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi banca si può fare. Le adesioni hanno raggiunto infatti il 71,9%, quota superiore ai due terzi del capitale che permetterà a Ca’ de Sass il controllo anche sulle operazioni straordinarie dell’istituto bresciano-bergamasco, come appunto la fusione.

E’ così aperta la strada alla nascita di un nuovo gruppo che è in grado di superare i 1.100 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela e la cui redditività a regime dovrebbe beneficiare di sinergie annue pari a 730 milioni di euro prima delle imposte. La comunicazione dei risultati definitivi dell’offerta arriverà entro le 7.59 del prossimo 4 agosto, concludendo un percorso avviato dal cda della banca guidata da Carlo Messina lo scorso 17 febbraio, data nella quale venne comunicata l’intenzione di lanciare l’offerta.