La mamma di Cuneo ha potuto parlare con due dei quattro figli
Quello che è emerso dalle telefonate sono la determinazione e la speranza di ritornare insieme al più presto
E’ passata più di una settimana dall’inizio dello sciopero della fame a staffetta a sostegno dei 4 fratelli e sorelle di Cuneo, organizzato dal comitato @madriunitecontrolaviolenzaistituzionale.
Il gruppo Facebook è ormai prossimo alle 1600 persone ed ogni giorno tante persone si aggiungono a supporto di questo caso.
Accanto alla mamma l’Onorevole Giannone che ieri, sabato 25 luglio, ha ribadito la sua vicinanza con un post su Facebook: “Continuiamo a tener alta l’attenzione, continuiamo a gridare a gran voce il nostro sdegno per la decisione presa dal giudice su richiesta dei legali del padre e dei nonni paterni di questi bambini, sostenuti dagli assistenti sociali che avrebbero dovuto tutelarli. Al momento pare nessuna testata Nazionale o Tg voglia parlarne, come se il benessere psicofisico dei nostri figli non avesse importanza alcuna. Continuiamo a difendere i bambini di Cuneo come fossero i nostri figli! Basta indifferenza, ascoltiamo i bambini, la loro volontà è molto chiara: vogliono tornare a casa! LIBERIAMOLI!”
Intanto sempre ieri, sabato 25 luglio, la mamma dopo 15 giorni ha potuto sentite i due figli maggiori che in settimana sono stati anche loro divisi. Tra le lacrime e i mi manchi ha avuto notizie dettagliate sulla modalità in cui sono stati prelevati e privati degli effetti personali dalla casa dei nonni paterni, con questi ultimi che fino alla fine hanno infierito ribadendo il concetto che se si fossero comportati diversamente le cose non sarebbero finite in questo modo. In questi 15 giorni ricordiamo che la mamma ha chiamato le comunità ogni giorno per avere notizie dei suoi figli, lasciando dei messaggi da riferire loro. Tristemente queste richieste non sono state accolte così come in un primo momento è stato vietato ai fratellini di sentirsi tra loro fin quando una responsabile della cooperativa che lavora in una delle comunità ha imposto la sua volontà e fatto in modo che i tre più grandi potessero comunicare tra loro.
Della più piccola, che ricordiamo ha solo 6 anni, le uniche notizie in possesso della mamma sono che è rimasta nel cuneese presso una famiglia affidataria.
Quello che è emerso dalle telefonate è che in comune mamma e figli hanno la determinazione e la speranza di ritornare insieme al più presto.
La prossima settimana i più grandi che di trovano in comunità del torinese dovrebbero ricevere la visita dell’assessore Caucino e del garante per l’infanzia Ilenia Serra.