L’assemblea di ANCE Cuneo
L’appuntamento annuale si è svolto in videoconferenza e ha visto l’intervento del presidente nazionale, Gabriele Buia
L’associazione guidata da Gabriele Gazzano ha fatto il punto della situazione, caratterizzata dagli effetti dell’emergenza sanitaria anche nel comparto edilizio, e ha approvato all’unanimità i bilanci previsionale 2020 e consuntivo 2019
L’assemblea annuale di Ance Cuneo, guidata dal presidente, Gabriele Gazzano, si è svolta in modalità webinar, in sessione privata. Introdotto da Gazzano, ha portato un saluto denso di contenuti il presidente nazionale di Ance, Gabriele Buia.
L’oratore ha ribadito i temi su cui si è soffermato, tra l’altro, anche durante il suo intervento agli Stati Generali convocati dal Governo a Villa Pamphilj di Roma, partendo da una situazione che in Italia da dieci anni vede in stand-by il mondo delle costruzioni, a fronte di una politica con cui il confronto è assai difficile, stanti la confusione e la litigiosità che da lungo tempo purtroppo la caratterizzano.
Il comparto rappresenta un’importantissima componente del Pil italiano, ma, ha sottolineato Buia, non gode della considerazione che meriterebbe.
In un quadro reso più fosco, rispetto a una situazione già tutt’altro che ottimale, dagli effetti dell’emergenza sanitaria, per il Presidente nazionale di Ance sono fondamentali quattro temi: una maggiore efficienza amministrativa, il lavoro, la rigenerazione urbana e il fisco e la liquidità.
Per quanto riguarda il primo argomento, sebbene il Decreto Semplificazioni abbia recepito alcune richieste di Ance, Buia ha lamentato la persistenza di intoppi burocratici che ingessano il sistema degli appalti e ha segnalato, a titolo di esempio, come solo da parte di Rfi vi sia un blocco di progetti inerenti alla rete ferroviaria per un importo di circa 30 miliardi di euro di investimenti. Riguardo al lavoro, a livello nazionale si sconta l’effetto del lockdown che si è inserito su una situazione tutt’altro che rosea, con opere grandi e piccole che faticano a partire. La rigenerazione urbana rappresenta la sfida del futuro, a fronte della giustificata intenzione di limitare l’impatto delle opere edilizie sul territorio, risparmiandolo da nuova urbanizzazione, ma non appare via sia un’adeguata attenzione alla questione, malgrado per questo settore siano disponibili 100 miliardi di euro l’anno per due lustri nell’àmbito delle politiche green sostenute dall’Unione europea. Quanto a fisco e liquidità, ulteriori fonti di preoccupazione endemica per le aziende edili peggiorata in modo assai significativo dal Coronavirus, Buia ha ribadito in particolare le critiche allo split payment, sempre più spada di Damocle che pende sul capo delle aziende edili.
Ha augurato buon lavoro assembleare anche il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, tracciando una breve panoramica dell’economia provinciale, anche alla luce dei pesanti effetti del Covid-19 che però possono essere superati partendo dai buoni fondamentali della provincia e dalla capacità di rinnovarsi degli imprenditori di ogni comparto. Oltre al presidente Gola ha preso la parola il direttore, Giuliana Cirio, la quale ha illustrato la gamma di servizi messi a disposizione anche di Ance dall’associazione provinciale degli imprenditori.
Accanto al presidente Gazzano, il quale ha sottolineato come sia determinante per la collettività tutta intervenire con grandi opere, non più differibili, nei campi dell’edilizia sanitaria e di quella scolastica, due gravi vulnus strutturali che pesano sul futuro delle nuove generazioni, sono intervenuti la past-president e presidente della Scuola edile, Elena Lovera, i vicepresidenti Pierelisa Balaclava e Claudio Pontiglione (che è anche tesoriere dell’associazione) e l’architetto Davide Ponso.
Gabriele Gazzano ha concluso l’assemblea auspicando un nuovo modello di organizzazione che consenta al comparto di iniziare una ripresa concreta e dando appuntamento a un prossimo incontro in persona dei costruttori, per finalmente «guardarsi negli occhi».
«L’unico modo per fare un buon lavoro è amarlo», ha chiosato il presidente Gazzano, facendo propria una frase di Steve Jobs, aggiungendo che solo l’unità della categoria, che già è forte, potrà garantire il raggiungimento degli scopi associativi di Ance Cuneo.
La votazione a scrutinio segreto ha eletto il nuovo Collegio dei garanti contabili, in carica per il quadriennio 2020-2024, composto da: Cristina Massucco (Massucco Costruzioni srl), presidente; Gianmario Peperone (Sam spa) e Paola Stroppiana (Calcestruzzi Stroppiana spa), membri effettivi; Romina Barra (Barra & Barra srl) e Giovanna Pairotti (Selghis Calcestruzzi spa), membri supplenti. Il bilancio previsionale 2020 e quello consuntivo 2019 sono stati approvati all’unanimità con votazione palese.