Cuneo, sgombrata nuovamente l’area del Movicentro
Nuova operazione combinata di questura, polizia municipale e carabinieri per sgomberare l’area del Movicentro dalla cinquantina di senzatetto che vi trovano rifugio.
Mentre stanno riaprendo i vari centri in cui vengono accolti i senzatetto – domani è la volta dell’ex caserma Piglione – questa mattina agenti della squadra volante, polizia municipale e carabinieri sono intervenuti al Movicentro di Cuneo per identificare e allontanare le persone che vi hanno trovato rifugio nonostante il sottopasso sia sbarrato da maggio per motivi sanitari legati al Covid 19.
Il questore, dottor Emanuele Ricifari, questa mattina, nel corso dell’abituale incontro con i giornalisti, ha sottolineato che nella zona del Movicentro continua a trovare rifugio una cinquantina di persone di varie nazionalità: italiani, francesi, slavi, africani. Tra questi, durante i controlli effettuati questa mattina, solo 5 sono risultati impegnati nella raccolta della frutta, mentre 2 saranno accompagnati alla frontiera in quanto sono irregolari. Il questore ha segnalato che la permanenza presso il Movicentro è stata favorita dal fatto che ci sono associazioni che portano cibo e coperte ai senzatetto, arrecando con ciò un danno alla comunità perché la zona continuerà a essere un rifugio per chi non ha una casa.
Un’altra zona che viene monitorata dalla questura è quella della piscina comunale, dove da diverso tempo sono posteggiati camper e roulotte. In questo caso si tratta di squatter, persone che occupano dei terreni pubblici per fini abitativi, la cui presenza è stata tollerata in quanto verificatasi durante l’emergenza coronavirus. A distanza di tempo dall’emergenza, però, sarà necessario provvedere in modo che l’attuale accampamento venga rimosso. Questo quanto espresso dal questore, che sulla vicenda ha segnalato anche la preoccupazione del sindaco di Cuneo, Federico Borgna.