Cosa cambia a settembre con il ritorno in classe di nidi e scuole dell’infanzia

“Avevamo promesso di produrre le linee guida entro il 31 luglio. Non potevamo permetterci di tardare.” ha scritto sul suo profilo Facebook la vice-ministro Anna Ascani
Lo ha annunciato dal suo profilo Facebook la vice-ministro Anna Ascani nel pomeriggio di ieri, 31 luglio: “Qualche minuto fa la Conferenza Unificata ha dato l’ok al documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza per la fascia 0-6. Voglio ringraziare la Ministra, gli altri Ministeri coinvolti, ANCI, Regioni e tutti gli interlocutori con cui ci siamo confrontati ai tavoli, insieme al Comitato tecnico scientifico, per il lavoro senza sosta che ha consentito che il testo arrivasse prima possibile, senza dimenticarci il motivo per cui è stato fatto e cioè garantire la riapertura nell’ottica della tutela del benessere dei più piccoli e della salute di tutti. Avevamo promesso di produrre le linee guida entro il 31 luglio. Non potevamo permetterci di tardare. Il testo sarà pubblicato anche sul sito del Ministero dell’istruzione.”
Ad aspettarle genitori, insegnanti, dirigenti, titolari di baby-parkin e nidi privati. Asili e scuole dell’infanzia, le linee guida per il ritorno in classe: dall’aula Covid alle mascherine, ecco cosa cambia a settembre.
Mentre per la fascia 3/6 la febbre verrà misurata a casa, per i piccoli 0/3 continuerà ad esser richiesta l’area triage come per i centri estivi. In entrambe le realtà le attività di intersezione dovranno essere evitate in modo da garantire che ogni gruppo possa utilizzare sempre i medesimi spazi e di conseguenza giochi. Gli operatori dovranno indossare la mascherina mentre i piccoli no.
Ampio spazio in questo documento viene dato all’accoglienza: un solo genitore o accompagnatore adulto potrà portare i bambini a scuola; i punti di ingresso e uscita dovranno essere differenti e gli ingressi scaglionati.
A cambiare sarà anche l’organizzazione didattica infatti ciascun operatore si occuperà di un gruppo stabile, diciamo che non sarà possibile organizzare attività di intersezione.
Come per i centri estivi resta consigliato l’utilizzo di spazi esterni essi siano giardini e/o cortili, tenendo naturalmente in considerazione le condizioni meteo.
Queste sono alcune delle indicazioni per la ripartenza dell’attività.
Rimane quindi un mese di tempo per organizzarsi seguendo le indicazioni precise previste dalle linee guida.