Femmina di capriolo rilasciata dal Cras nell’oasi La Madonnina



Per l’esemplare è stato deciso e richiesto un percorso di riabilitazione, iniziato a Sant’Albano Stura dove potrà ambientarsi in una condizione di semi libertà, in un’area molto vasta, ricca di vegetazione e con pochissimo disturbo da parte dell’uomo
Una femmina di capriolo è arrivata al Cras di Bernezzo ad inizio agosto dopo il sequestro giudiziario.
Come spiega Remigio Luciano: “La detenzione di fauna selvatica da parte di privati non è possibile in Italia (a parte permessi speciali per alcune specie, rilasciati generalmente dalla Provincia), ciò nonostante spesso capita che i caprioli vengano raccolti incautamente, cresciuti e mantenuti in cattività, senza più la possibilità di essere reinseriti in natura.”
“Proprio per questo motivo – continua Remigio Luciano – abbiamo deciso e richiesto per lei un percorso di riabilitazione, che è iniziato con la sua liberazione all’interno dell’Oasi della Madonnina, dove potrà ambientarsi in una condizione di semi libertà, in un’area molto vasta, ricca di vegetazione e con pochissimo disturbo da parte dell’uomo.”