Scuole, riapertura a settembre a rischio? Contagi, banchi, mascherine: ecco la situazione
Gli ultimi dati numerici relativi ai nuovi casi di Coronavirus invitano gli esperti alla prudenza. Ricciardi (OMS): “Dipenderà dal comportamento delle persone”. E intanto spuntano le date di ottobre e dicembre…
Il primo passo, tanto concreto quanto allarmante, è stato compiuto nei giorni scorsi, con l’ordinanza ministeriale attualmente in vigore che vieta il ballo nelle discoteche e nei locali all’aperto e impone l’utilizzo delle mascherine dalle 18 alle 6 in tutt’Italia. Troppo alti (rispetto alle previsioni, beninteso) i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime settimane, complici soprattutto i contagi da importazione, ovvero quelli introdotti nel nostro Paese dai nostri connazionali di ritorno dai viaggi all’estero in Paesi considerati a rischio, come Francia, Spagna, Croazia, Grecia e Malta.
Nelle ultime ore è sorta anche la problematica connessa alle scuole: dovrebbero riaprire il prossimo 14 settembre (giorno designato dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina), ma sarà davvero possibile? Un quesito che l’edizione odierna del quotidiano “Il Messaggero” ha rivolto a Walter Ricciardi, membro dell’Oms e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, la cui risposta non è stata propriamente incoraggiante: “Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre. Tutto dipenderà dal comportamento responsabile delle persone”.
Per poi sottolineare: “La problematicità è diffusa su tutto il territorio nazionale. Non c’è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Ma, ripeto, non c’è nessuna parte del territorio nazionale che oggi è immune. Tutte quante le regioni sono vulnerabili e a rischio e ripartono da una condizione simile”.
A complicare la questione, vi è poi un retroscena emerso proprio nella giornata odierna e rivelato dall’ANSA: il commissario straordinario Domenico Arcuri ha confermato che i banchi singoli sarebbero stati consegnati a partire dal mese di settembre, ma il produttore Giancarlo Spadaccini ha raccontato proprio all’agenzia di stampa che “ci siamo impegnati a consegnare i banchi tra ottobre e dicembre, in tre scaglioni, ma ad oggi non ho ancora alcuna comunicazione ufficiale per poter eventualmente avviare la produzione. Credo che questa sia l’’ultima settimana utile per farci sapere se dobbiamo avviare la produzione. Se anche un’impresa avesse la forza di produrre quanto richiesto, non potrebbe trovare le materie prime ad agosto, quindi diventa impossibile consegnare tutti i banchi per metà settembre“.
Oltretutto, si palesa all’orizzonte un problema ulteriore: fino all’arrivo dei banchi singoli le distanze di sicurezza in classe non potranno essere rispettate e i ragazzi saranno costretti a indossare la mascherina per qualche mese, cambiandone almeno due al giorno. Non esattamente il massimo…