“L’ispirazione mi viene quando vado in bagno”, Sebastiank spiega l’arte stitica
Il cuneese Silvio Beraudo è riuscito a catturare l’attenzione di importanti critici d’arte grazie alla sua originalità: dal bagno alle mostre. “Il mio sogno? Esporre al Guggenheim di New York. Ci riuscirò”
Cuneo. Silvio Beraudo, in arte Sebastiank è la nuova promessa dell’arte contemporanea cuneese, con opere che stanno per espatriare e mostre in giro per l’Italia. Grazie al timido approccio con la tecnologia e l’idea di un’arte stitica, ha raggiunto apprezzamenti da importanti critici d’arte.
La sua caratteristica? Trova l’iespirazione quando va in bagno.
“Da quando è iniziato il lock down, mi sono creato un sito internet di opere d’arte. Avevo qualche quadro e ho deciso di divulgarlo, diciamo che avevo tempo e voglia. Era una cosa che andava fatta e quale momento migliore? – inizia così Silvio Beraudo, classe 1957 con la passione per l’arte – E meno male che ho fatto questa scelta. Il mio futuro, una volta aperto il profilo instagram, sarebbe cambiato…”.
Dall’inizio
“Tutto è iniziato dieci anni fa quando, ogni volta che andavo in bagno, leggevo il giornale e mi perdevo nei miei pensieri. Poi ho iniziato a bagnare dei pezzi di carta igienica e appiccicarli alle piastrelle del pavimento. All’inizio disegnavo degli alberelli, poi ho deciso di prendere una tavola di compensato e appiccicare sempre dei pezzi di carta igienica, questa volta colorati. Il mio primo quadro si chiama “Nel mezzo del cammin di nostra vita”.
Da qui è nata l’arte stitica, la mia arte stitica”.
Diciamo che gli stimoli non ti sono mancati…
“Non mi sono mai mancati. Nelle mie opere non c’è un filo conduttore. Rappresento pensieri che mi vengono in mente durante il giorno, devi sapere che sono un tipo che pensa molto. Le uniche due caratteristiche che che hanno in comune i miei quadri sono: le dimensioni delle piastrelle e la croce a metà che separa, appunto, le piastrelle. C’è solo un quadro che non ha questa caratteristica, è quello di che raffigura Gesù Cristo. Per rispetto ad un uomo importante per la mia vita, non metto la croce.”
Arriva il Lock Down
“Ero a casa come tutti e ho deciso di fare un sito internet. Un po’ perché è complicato spiegare a tutti quelli che venivano a trovarmi la storia e un po’ perché volevo avere un po’ più di visibilità e un po’ di critica da persone del settore. Ho quindi creato il Sito web e mi sono arrivati i primi contatti senza che facessi niente”
Chi ti ha cercato? E con quali obiettivi
“Per primo mi ha chiamato un signore interessato a vendere le mie opere, poi mi ha chiamato Pavan, un critico di Padova de “La maison de l’art” dicendomi che i quadri avrebbero avuto un gran futuro e che l’idea è piaciuta molto. Mi hanno proposto quindi il premio ad honoris causa per maestro d’arte, andrò a ritirarlo a Padova ad ottobre”.
Poi è finita qui?
“Le sorprese sono continuate ad arrivare. Ancora oggi non riesco a capire come sia possibile, non ho nessuno studio nel settore….
Mi ha chiamato Fabio Bulfarini di PitturiAmo per fare un colloquio e per valutarmi le opere. Da qui ho appreso che le opere hanno bisogno di una certificazione per essere esposte allora abbiamo fatto un’ora e mezza di intervista. Successivamente mi è stato attribuito un coefficiente che è di 0,45, il massimo è 0.5
Ricevo comunque moltissime proposte e chiamate quasi tutti i giorni da quando mi sono iscritto a instagram, avrei bisogno di una segretaria”.
Dove ti hanno proposto di esporre?
“Emilia Romagna, Bari, Lussemburgo, Budapest, Padova, Creta, Teramo, Genova, Milano, … Dal 12 al 18 sarò a Monreale per la Biennale dei Normanni dove, tra gli altri, ci sarà anche Vittorio Sgarbi.
Ma il mio sogno rimane sempre lo stesso: esporre al Guggenheim Museum di New York”.
Un sogno ambizioso…
“Si, ma ci riuscirò”
Le Opere
“In totale ho 23 quadri, tutti fatti con la tecnica del collage acrilico e misurano tutti 34 x 34 cm, le dimensioni delle mie piastrelle. Tutte le mie idee arrivano quando sono in bagno. La mia arte la definisco contemporanea sì, ma io sono comunque libero”.
Perchè Sebastiank?
“Perché il mio secondo nome è Sebastiano. Poi mi piacciono i nomi con la K, tipo Kafka”.
Sebastiank in numeri
“Da quando ho aperto il sito internet ricevo moltissimi messaggi e arrivo a più di 400 visualizzazioni al mese. Nel giro di tre mesi sono passato da 0 a 100 diciamo. Su instagram ho 1400 followers, principalmente artisti e ogni mio post raggiunge circa 1300 mi piace. Sono soddisfatto dalla visibilità che mi sta dando la tecnologia, non me lo aspettavo”.
Visto dagli altri
Il commento del critico Bulfarini:
Eccoci di fronte alle opere di un’artista originale e certamente sui generis, non tanto o non solo per il modo tecnico di concepire le opere, ma per la libertà con cui esprime idee e pensieri, per quel fare semplice ed ironico nel proporsi e per quel pizzico di provocatorio che rende interessanti questi lavori. Una proposta vivace, in parte scanzonata, che non si carica di limiti precostituiti, che non insegue la pittura convenzionale ma persegue un percorso di autonomia creativa.
Beraudo, anzi Sebastiank, si vede Naif ma io propendo per un ribelle d’animo tenero e di mente arguta, che sa come conquistarsi la scena, non per apparire ma per dire e, senza
difficoltà, vi riesce.