“Una gravissima mancanza di rispetto l’ordinanza firmata da Cirio”
Il pensiero di Alessandra Tugnoli, dirigente del “Soleri Bertoni” di Saluzzo
Saluzzo. “Una gravissima mancanza di rispetto. A tre giorni dall’inizio delle lezioni, dopo tre mesi di intenso lavoro per le scuole per organizzare la ripresa, misurando distanze, acquistando dispositivi, plexiglas e prodotti igienizzanti, senza avere ricevuto né il personale aggiuntivo, né i banchi, né le aule, con un organico tagliato nonostante le promesse e nessuna indicazione sulle nomine dei supplenti, con settimane di studio per realizzare equilibrismi e alchimie per dare agli studenti un servizio accettabile fin dal primo giorno, si introduce un nuovo adempimento, che grava sulle famiglie e sulla scuola” inizia così il post scritto su Facebook da Alessandra Tugnoli, dirigente scolastica dell’Istituto “Soleri-Bertoni” di Saluzzo.
La dirigente si riferisce all’ordinanza firmata ieri, giovedì 9 settembre, dal governatore Cirio che prevede un’autocertificazione da parte della famiglia riguardo la temperatura corporea degli studenti.
Continua: “Decenni di dimensionamenti hanno prodotto scuole enormi, mediamente con 1000 studenti e 150 docenti. Decenni di tagli ai trasporti hanno ridotto le corse di treni e pullman all’osso. Nelle scuole superiori delle aree periferiche non è possibile scaglionare gli ingressi, perché studenti e docenti hanno mezzi pubblici solo per arrivare a scuola alle otto e solo per tornare a casa tra l’una e le due. Misurare la temperatura a scuola a 1000 persone, anche con i termoscanner non ancora pervenuti, richiede due ore (è un calcolo, non un’opinione), lo stesso tempo serve per controllare le autocertificazioni e misurare la temperatura a chi non le ha. Per le famiglie significa impiegare almeno dieci minuti per ogni figlio per misurare e autocertificare ogni mattina. Per iniziare le lezioni alle otto si dovranno prevedere ingressi per gruppi a partire dalle sei (con accompagnamento a carico delle famiglie) oppure si dovranno far perdere agli studenti le prime due ore di lezione, cioè più di un terzo del tempo scuola.”
“Tutto questo rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti delle scuole e delle famiglie, ma soprattutto dei nostri ragazzi. Chi comunicherebbe alla Chrysler, a tre giorni dal lancio della nuova Jeep, che dal giorno successivo le auto dovranno avere tre ruote?” conclude